Ancona. Fidanzatini diabolici. Sulla bara della madre le parole della figlia

funerali corbelliENTRA la bara in legno bianco, sopra una rosa bianca e una rossa con i nomi della sedicenne e del padre Fabio Giacconi che lotta tra la vita e la morte. Dietro le parole immaginarie della figlia. Un dolore composto, lacrime silenziose hanno accompagnato ieri pomeriggio in una gremitissima abbazia di Santa Mara in Castagnola, l’ultimo saluto a Roberta Pierini, 49 anni, uccisa ad Ancona dal fidanzato della figlia con tre colpi di pistola. A leggere le parole immaginarie della sedicenne una cugina di Fabio: «Ciao mamma, mi hai amata come solo una mamma può amare una sua figlia. Mi hai consolato ogni volta che piangevo, mi ha insegnato tutto quello che poteva servirmi. Non ti vedrò più ma tu da lassù so che mi vedrai ancora. Da lassù ti chiedo di pregare per il mio babbo e per me, io avrò bisogno di voi, noi abbiamo bisogno di te. Ciao mamma». Lei, accusata di concorso nell’omicidio della madre e nel tentato omicidio del padre, avrebbe voluto partecipare al funerale ma poi, insieme ai difensori e a famigliari, ha deciso non fosse opportuno. «Grazie Roberta – ha detto don Giuseppe Giacani – con la tua morte si è aperta in noi una riflessione sulla sacralità della vita e su un impegno maggiore nell’essere più attenti ai giovani che a volte non sanno o non riescono a vedere chiaramente ciò che è bene e ciò che è male».

I RICORDI delle colleghe e delle amiche hanno commosso tanti, anche i coetanei della sedicenne, presenti in massa all’addio.
Intanto dalle indagini emerge come i tre biglietti di confessione dell’omicidio siano stati scritti da Antonio Tagliata in stampatello, dunque potrebbe rendere più difficile capire se siano scritti sotto l’influsso di qualcuno.

Resto del Carlino