Ancona, incendio alla Geax, è caccia all’uomo mascherato

E’ doloso il maxi incendio divampato alla Geax di via Campoceraso a San Paterniano di Osimo sabato sera. Un bagliore improvviso ha rischiarato la nottata. I vigili del fuoco del distaccamento di Osimo sono stati i primi ad intervenore per spegnere le fiamme che nel frattempo avevano avvolto due macchine operatrici. Entrambe erano pronte per essere consegnate dalla nota ditta che si occupa di costruzione di macchine e attrezzature per la perforazione. I danni sono ingenti e ammontano a circa 300mila euro. I pompieri sono riusciti a limitare l’incendio alle sole due macchine e successivamente hanno messo in sicurezza il sito. Sono intervenuti otto vigili del fuoco con due automezzi da Osimo e uno in supporto dalla centrale di Ancona perché l’incendio è stato difficile da domare.

Al momento del rogo, che è divampato in contemporanea su entrambe le macchine distanti almeno dieci metri l’una dall’altra, fatto che avvalora la tesi del dolo, non c’era nessuno sul posto. Da stanotte indagano i carabinieri. Non ci sono testimoni ma i militari hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’azienda, per cui è stato chiamato il responsabile della vigilanza Axitea, della zona e dei vari distributori di carburante più vicini perché probabilmente la mano incendiaria si è rifornita di benzina in uno di quelli. Si indaga a tutto tondo e nulla è escluso per ora. A dare l’allarme è stato un vicino di casa che alle 19 ha notato le fiamme all’interno del piazzale dell’azienda: pare abbia visto una sagoma vestita di scuro che entrando dopo aver squarciato la rete laterale del campo – poi ritrovata effettivamente rotta – ha preparato l’innesco per l’incendio. Si tratta del secondo rogo che subisce la ditta, il primo doloso nel 2013 quando le fiamme avevano avviluppato all’improvviso un autocarro e alcune trivellatrici. Già dalle prime indagini le forze dell’ordine intervenute al tempo notarono che sui mezzi a fuoco c’erano tracce di benzina e bollarono l’incendio come doloso anche se l’autore non ha ancora un volto né un nome. La ditta si era rimessa subito al lavoro e il fatto è ancora avvolto nel mistero.

«Non abbiamo mai ricevuto minacce che facessero preludere a quello che è successo. L’incendio è sicuramente doloso. Abbiamo dato una prima visione ai filmati delle telecamere di videosorveglianza e si vede una persona. I danni sono molto ingenti, ammontano a circa 300mila euro». Il titolare della Geax, l’ingegner Adriano Pesaresi, si è precipitato in azienda ieri per cercare di venire a capo del brutto episodio, alla presenza dei carabinieri e della vigilanza per visionare i filmati delle telecamere perché quell’incendio, così devastante per i macchinari coinvolti e per chi ci lavora, è stato un evento inaspettato. «Tutti e due i macchinari sono andati persi, uno totalmente, un altro in maniera parziale», ha aggiunto Pesaresi, preoccupato per quello che è successo. Proprio come tre anni e mezzo fa l’azienda deve rivivere un incubo. La ditta è tornata subito operativa, già al lavoro per tentare di minimizzare i danni. I mezzi avvolti dalle fiamme e non più recuperabili comunque sono coperti da assicurazione. Il Resto del Carlino