FINISCE sotto la lente della Procura e degli esperti la personalità di Luca Giustini, il 34enne di Collemarino che domenica ha ucciso a coltellate la figlioletta Alessia, appena 18 mesi, colpendola con 5 coltellate nel suo lettino perché «guidato da una voce». Una vicenda che sembra aver ispirato un altro omicidio avvenuto a Catania, dove proprio ieri Roberto Russo, 47enne, ha preso a coltellate le figlie di 12 e 14 anni prima di essere fermato dagli altri figli. La più giovane è morta per le ferite riportate. Nel caso del giovane di Ancona, guardato a vista giorno e notte nel reparto di psichiatria di Torrette per paura che possa compiere gesti autolesionistici e che qualcuno lo possa aggredire (su Facebook ha ricevuto svariate minacce) è emersa una grave psicosi.
Il pm Andrea Laurino cercherà di stabilire non solo se il papà killer sia o meno capace di intendere e di volere, ma anche se nella sua psicosi abbia influito qualche fattore esterno, dall’assunzione di farmaci ai contatti con esperti in paranormale. Per studiare le condizioni psichiatriche di Giustini, il pm ha affidato l’incarico di consulente al dottor Renato Ariatti, psichiatra bolognese, lo stesso che il mese scorso è stato chiamato ad esaminare il caso del pescarese Massimo Maravalle, che aveva ucciso soffocandolo il figlio adottivo di 5 anni e che poi aveva tentato di uccidere la moglie. In passato Ariatti aveva firmato le perizie su Bernardo Provenzano e Annamaria Franzoni. Per entrare nella psiche del macchinista di Collemarino si esamineranno anche i 10 fogli a quadretti in cui Giustini ha detto di aver trascritto quello che gli diceva «la voce», dove con una calligrafia quasi indecifrabile fa riferimento al «disegno di Dio», al «precetto di Nostro Signore», ai «figli». Quelle 10 pagine manoscritte sarebbero la prova che da diversi giorni Luca era in preda ad un delirio legato al suo stato psicotico. Intanto emergono particolari agghiaccianti dell’uccisione. Giustini avrebbe usato due coltelli. Di uno avrebbe anche rotto la lama. Parallelamente si esamineranno quelli che possono essere gli input esterni in grado di aver alterato i pensieri del giovane ferroviere: attraverso l’esame dei contatti su Facebook e delle pagine internet visitate dal 34enne si esamineranno le letture cui Giustini si era dedicato, in particolare legate a ricercatori di voci paranormali ed esperti in psicografia, la scrittura sotto l’influsso delle voci degli spiriti. Nei prossimi giorni sarà riascoltata anche la moglie di Luca, Sara Bedini.
