Sono arrivati in autobus da Numana e Sirolo per aggredirlo: lo hanno preso a calci e pugni sotto gli occhi dei compagni di scuola, che, secondo testimoni, anziché intervenire incitavano alla rissa, fino a quando un altro ragazzo, di origine egiziana, non li ha separati. Stando a quanto hanno riferito alcuni testimoni, il 15enne vittima del ‘branco’ è stato chiamato al telefono durante la ricreazione ed è stato inviato a recarsi al cancello secondario. Lì lo stavano aspettando cinque ragazzi, tutti coetanei e iscritti all’alberghiero di Loreto. Il cancello era chiuso e non sono potuti entrare, ma il quindicenne l’ha scavalcato dopo essere stato minacciato. I ragazzi lo hanno convinto a raggiungere un piccolo parco vicino alla scuola e qui, mentre lo studente parlava con uno di loro, un altro gli ha sferrato un pugno sul collo. L’adolescente è caduto, si è rialzato e nel frattempo è riuscito a schivare un calcio al petto arrivato da un altro della combriccola, che a sua volta è caduto. Subito dopo è intervenuto un altro studente dell’istituto Angelini, di nazionalità egiziana, che ha diviso i contendenti.
La vittima dell’aggressione conosceva i ragazzi dell’Alberghiero: due mesi fa avevano raggiunto l’istituto anconetano per aggredire un altro ragazzo. Alla lite di sabato hanno assistito molti studenti della scuola di via Trevi, che però non hanno fatto nulla per fermare l’aggressione, anzi incitavano i ragazzi alla rissa. Stando a quanto ricostruito, i giovani arrivati da Numana e Sirolo volevano vendicare un loro amico, anche lui iscritto all’istituto superiore Vanvitelli Stracca Angelini, con cui la vittima aveva avuto un diverbio. Il 15enne aggredito, a dicembre, era finito nel mirino del compagno, che lo spintonava e lo prendeva in giro. Il diverbio era proseguito attraverso una serie di messaggi via Whatsapp fino a due settimane fa, quando la vittima aveva chiesto una tregua al compagno. Quest’ultimo aveva chiesto scusa e sabato non era a scuola: non sapeva che gli amici dell’alberghiero avevano organizzato una spedizione punitiva e si è detto dispiaciuto dell’accaduto: non voleva che finisse così.
Sabato il 15enne iscritto all’istituto Angelini si è fatto visitare al pronto soccorso, dove i medici hanno stilato una prognosi di 5 giorni. Nei confronti degli aggressori è stata sporta querela. La mamma del giovane, ora, teme che episodi simili possano accadere di nuovo. Il Resto del Carlino