Ancona. A processo per apologia strage C.Hebdo. Marocchino insultò poliziotti Ancona, ‘Isis fa bene a sparare’

A policeman stands guard outside the French satirical weekly "Charlie Hebdo" in Paris in this February 9, 2006 file photo. At least 10 people were killed in a shooting at the Paris offices of Charlie Hebdo, a satirical newspaper firebombed in the past after publishing cartoons joking about Muslim leaders, French TV channel iTELE reported January 7, 2015 . France Info radio also said police had confirmed a toll of 10 dead and five injured. Reuters had no immediate official confirmation of deaths. Picture taken  February 9, 2006. REUTERS/Regis Duvignau/Files  (FRANCE - Tags: CRIME LAW MEDIA)
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(ANSA) ANCONA. Un marocchino di 21 anni verrà processato ad Ancona per apologia del terrorismo: aveva ‘esaltato’ la strage ispirata dall’Isis nella sede parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo, durante un controllo di polizia. “Hanno fatto bene in Francia i miei fratelli dell’Isis che hanno ucciso 18 persone e sparato ai poliziotti” aveva detto agli agenti.

Hanno fatto bene in Francia i miei fratelli dell’Isis che hanno ucciso 18 persone e sparato ai poliziotti». E’ questa la frase choc urlata in faccia ai Carabinieri di Ancona da un marocchino di 21 anni che ha dato in escandescenze dopo esser stato accompagnato in caserma per degli accertamenti. Non contento il ragazzo, con precedenti penali per fatti relativi a casi di furto, ha proseguito accanenendosi contro i militati insultandoli: «La Polizia e la legge italiana non servono a nulla. La giustizia in questo Paese di m…non serve a nulla e i giudici rubano solo lo stipendio come fate anche voi sbirri». Parole pesantissime che stamattina gli sono valse il rinvio a giudizio per il reato di apologia del reato di terrorismo. Dunque per il Gup Francesca Zagoreo non ci sono dubbi: questo caso dovrà essere discusso in un processo ordinario di fornte al giudice monocratico. Prima udienza fissata per il 10 maggio, quando l’imputato si presenterà insieme al suo avvocato Elisa Gatto, che tenterà di sostenere come non sussistano i presupposti per quello specifico capo d’accusa. Infatti secondo la legale anconetana, fu una frase detta in un momento di rabbia da parte di un ragazzo che non pensa davvero quanto detto“

Ancona Today