Ancona. Spara ai genitori della fidanzatina. Morta la madre. «Ci ostacolavano»

Carabinieri cadavereFAMIGLIA distrutta, moglie morta e marito in fin di vita, fermato il fidanzatino diciottenne della figlia. Sospetti pure sulla ragazzina, appena sedici anni. I genitori di lei non vedevano di buon occhio la loro relazione e avrebbero fatto di tutto per interromperla. Movente sufficiente per scatenare la tragica reazione. Sette colpi di pistola hanno scosso un tranquillo sabato autunnale, mattanza in un appartamento del centro di Ancona. Roberta Pierini, impiegata, 49 anni a fine dicembre, è stata freddata con due colpi, uno dei quali sulla fronte, è stato fatale, mentre suo marito, Fabio Giacconi, coetaneo e sottufficiale dell’aeronautica, è gravissimo all’ospedale regionale di Torrette. Quattro i colpi andati a segno, due alla spalla sinistra, uno è penetrato nel polmone destro e l’ultimo all’orecchio sinistro con interessamento della calonna cranica. In attesa di una confessione, i carabinieri, coordinati dalla procura di Ancona, hanno posto in stato fermo Antonio Tagliata, 18 anni, senza precedenti e disoccupato.

DOPO il raid nell’appartamento della famiglia Giacconi, avvenuto attorno alle 13.45, Tagliata è stato individuato e bloccato dai militari alla stazione di Falconara, a dieci chilometri dal luogo del delitto. Non era solo, con lui c’era pure la fidanzatina, la figlia dei coniugi Giacconi. Da approfondire pure la posizione di alcuni giovani, amici della coppia: potrebbero aver avuto un ruolo nella fuga dei due fidanzati, durata quattro ore. Al momento l’unico indagato nell’intera vicenda è Antonio Tagliata. I reati sono omicidio volontario, tentato omicidio e porto abusivo di armi. L’arma, una calibro 9×21 millimetri, non è ancora stata trovata dagli inquirenti. Un dettaglio determinante che potrebbe emergere dall’interrogatorio fiume, partito nel tardo pomeriggio di ieri e andato avanti tutta la notte. Tagliata ha accusato un malore ed è stato soccorso e curato dai militari nel comando provinciale dei carabinieri, mentre nell’altra stanza la ragazzina veniva ascoltata dal magistrato della procura minorile.

IL SUO RUOLO nella vicenda è tutto da ricostruire, ma una testimone oculare, residente in un palazzo vicino a quello dove è avvenuto il fatto di sangue, nella sua deposizione avrebbe confermato la fuga in scooter di tutti e due i fidanzati. Se gli interrogatori dei carabinieri dovessero confermare il coinvolgimento della ragazzina, l’intera storia assumerebbe i caratteri di un quasi duplice omicidio, simile, sotto molti aspetti, alla storia di Erika e Omar, i fidanzatini condannati per il duplice omicidio della madre e del fratellino di lei.

LA SCENA del crimine ieri è stata congelata in attesa di un sopralluogo odierno dei carabinieri del Ris. Roberta Pierini è stata trovata morta nel salone di casa, mentre suo marito aveva cercato rifugio dalla follia cieca dell’assassino sul balcone al quarto piano. Qui è stato raggiunto dai primi colpi per poi finire a terra dentro l’appartamento.

Resto del Carlino