Litiga con i suoceri che non vogliono tenere i nipotini, gli chiede 40mila euro e, al diniego dei due, li chiude nel bagno della sua casa delle vacanze, a Rocca Mare. Per uscire, la coppia è costretta a scappare dalla finestra. Quell’episodio, avvenuto cinque anni e mezzo fa, è costato un processo per sequestro di persona ed estorsione a M. V., ex ristoratore di 40 anni. Ieri la vicenda è approdata in tribunale, davanti al giudice Francesca De Palma, che in aula ha ascoltato il racconto dell’imputato e della moglie, figlia delle due presunte vittime. L’uomo, finito alla sbarra dopo la denuncia dei suoceri e difeso dall’avvocato Giacomo Curzi, ha riferito che nel giorno della lite, scoppiata nell’estate del 2011, si trovavano tutti nella sua casa al mare. Il diverbio era nato quando la suocera gli aveva detto che non avrebbe potuto prendersi cura dei nipotini, figli dell’imputato e della moglie. Il 40enne, stando a quanto affermato da lui stesso in udienza, per ripicca avrebbe chiesto indietro 40mila euro che avrebbe prestato ai suoceri nel corso degli anni. Gli animi si erano scaldati sempre di più, tanto che alla fine l’uomo, come ha ammesso durante la testimonianza, aveva chiuso i genitori della moglie in bagno. I due, riusciti a scappare, avevano denunciato tutto ai carabinieri. «Il mio assistito non voleva estorcere denaro ai suoceri – sostiene l’avvocato Curzi – ma chiedeva la restituzione di soldi suoi». Dopo aver ascoltato la testimonianza dell’imputato e della moglie, il giudice De Palma ha rinviato l’udienza al 23 marzo per la discussione e la sentenza. Il Resto del Carlino
