Bisognerà accontentarsi di una pizza. Peccato, perché il pesce sembrava bell’é servito dopo il vantaggio di Shekiladze, al quarto sigillo personale, primo lontano dal Mannucci. In ogni caso uscire da Ancona con un punto in tasca dopo aver condotto le danze per oltre mezzora resta un risultato di prestigio e a Lucarelli, che aveva appunto promesso di pagare ai suoi giocatori una cena a base di pesce in caso di vittoria e una pizza in caso di pareggio, rimane la certezza di aver messo in cantiere il quinto risultato utile consecutivo, anche se nel secondo tempo la squadra si è abbassata pericolosamente troppo sotto la spinta degli avversari.
I dubbi della vigilia sulle condizioni degli acciaccati imboccano la strada peggiore: Ferraro non ce la fa e deve accomodarsi in panchina (ma ci rimarrà per poco) dove siedono anche Marchetti e Ricciardi, assenti col Savona. Nella lista manca pure Mancini, mentre Colombo, ma questo già si sapeva, è ancora fermo ai box dopo i 34’ minuti iniziali con la Lupa Roma.
Tre in più di quelli che costringono Lucarelli a rivedere i suoi piani tattici in questa trasferta nelle Marche.Shekiladze è costretto ad uscire per un indurimento muscolare dopo aver lasciato il suo marchio di fabbrica e il tecnico infila dentro Ferraro a sinistra della difesa alzando Paparusso per transitare dall’iniziale 4-3-1-2 al 4-4-1-1 con Tempesti unico avamposto. In avvio di ripresa l’immediato pareggio dell’Anconaconsiglia poi l’allenatore del Tuttocuoio ad osare Cherillo abbracciando un 3-5-2 che oscilla con un 4-4-2 quando il metronomo Peverelli si trova a dover retrocedere sulla linea di destra dei difensori.
Eccezion fatta per un palo, da unire all’incertezza di Feola nella fase ascendente della gara (palla recuperata oltre la linea bianca di porta per i dorici, palla recuperata al di qua della linea bianca di porta per il direttore di gara), i neroverdi non rischiano granché in quanto ad occasioni, ma sotto la presione crescente dei marchigiani arretrano oltre modo il baricento. Guardando il rovescio della medaglia sarebbe la situazione migliore per colpire in contropiede, ma il duo Tempesti-Cherillo non è in giornata di grazia e l’impressione è che le chance maggiori di poter far male le abbia l’Ancona. Tuttavia non succede nulla. Almeno la pizza è salva…