L’attacco mediatico da parte italiana sembra non cessare. Oltre ai soliti giornaletti economici del bel Bel Paese , ora si aggiungono anche i docenti di area legale , attori comici e conduttori. Tutti indistintamente accusano o durante lezioni ai giovani o durante una trasmissione televisiva San Marino di essere un covo riciclatori e di contrabbandieri. Tutti fanno riferimento a noi sammarinesi , dimenticando che a delinquere in campo finanziario nel nostro paese sono stati , e lo sono tutt’ora nonostante le nostre contromisure, loro compaesani , quelli della terra dei spaghetti conditi con una pistola come la raffigurò una rivista Tedesca anni fa. Ora si tira fuori anche la mafia senza fare nomi senza portare fatti o prove . E i nostri politici che fanno’? Cosa aspettano a querelare a tutto campo questi denigratori della Repubblica , che sembrano abbiano carta bianca con licenza di “sputtanare”? Bene ha fatto finalmente il segretario alla Giustizia Augusto Casali a pretendere la verità per dissolvere i dubbi e chiedendo al nostro Tribunale una dettagliata relazione sull’eventualità di infiltrazioni mafiose di ogni tipo in Repubblica. E’ ora di saperla questa verità , basta con i si dice, con i “ sembra che” con le chiacchiere da bar per alimentare solo diffidenza fra noi sammarinesi e mancanza di rispetto da parte degli altri Stati.
Paolo Forcellini direttore de Lo Stradone