La decisione di un istituto scolastico del belpaese di adottare un grembiule verde unico, per sostituire il tradizionale grembiulino azzurro per i maschietti e rosa per le femminucce, ha scatenato la reazione di molti genitori, stanchi di queste innovazioni che la politica radical chic di ultima generazione sta mettendo in campo per equiparare i due generi.
La scelta ha scatenato una vera e propria bufera politica.
La motivazione, appoggiata dal collegio dei docenti e avanzata dalla Commissione Pari Opportunità del Comune interessato, è stata quella di voler superare gli stereotipi di genere e promuovere un’educazione più inclusiva.
Forse, però, si dimentica che il compito delle scuole non è quello di ridurre le differenze di genere, ma di istruirle culturalmente e non politicamente.
Soprattutto, non si vuole riconoscere che madre natura ha voluto differenziare l’umanità in due ben distinti generi e che un grembiulino verde a scacchi bianchi, pur di ottima fattura, non potrà mai parificare.
Paolo Forcellini