La notizia della morte di Ermanno Vichi è di quelle che sono e arrivano nel profondo di un’intera comunità. Rimini, tutto il territorio, perdono un punto di riferimento, una figura che ha segnato la nostra storia politica e istituzionale.
Dobbiamo anche e soprattutto a personalità forti come lui alcuni orizzonti che sembravano quasi impossibili e poi sono diventati conquiste che hanno cambiato la nostra terra: l’istituzione della Provincia di Rimini di cui è stato protagonista assoluto, nonché primo presidente trent’anni fa esatti, e l’affermarsi dell’Università che segna una svolta per il territorio riminese. La sua dimensione politica di appartenenza, quella del cattolicesimo democratico, ha sempre trovato in Ermanno Vichi un interprete nobile nel senso più alto della politica, quello cioè che guarda lontano e non si fa aspirare solo dall’eterno presente.
Non ha mai fatto mancare i suoi spunti di riflessione e le sue visioni, diventando parte attiva dei dibattiti e dei ragionamenti sul presente e sul futuro del territorio.
Oggi Rimini perde un protagonista autentico della sua comunità, un esempio di amore e attaccamento per questa provincia.
Andrea Gnassi