“Noi semo noi, e voi nu siete un c …” come diceva Alberto Sordi è proprio vero che a Roma scatta sempre per qualcuno l’effetto Marchese del Grillo…
“Chiudono gli uffici postali a Corpoló, Vergiano e alla Gaiofana? Che se prennano (prendano ) a machina pè anna da un’altra parte. Magari al Gros, che è comodo”. Immagino gli avranno detto così “in Roma”, a Domenica Spinelli i vertici (quali?) delle Poste. La cosa imbarazzante è che invece che contestare la chiusura e – con i dati alla mano del numero di residenti, servizi erogati e prestazioni di utilità sociale – fare proposte puntuali per mantenere Poste e Bancomat come hanno fatto il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e la consigliera Anna Barilari, Fratelli d’Italia con la Spinelli certifica e giustifica la chiusura. Chi momentaneamente è al governo a Roma (centrosinistra o destra) dovrebbe prima di tutto rappresentare gli interessi e i bisogni del territorio, a prescindere che si sia di centrosinistra o di destra; a mio avviso non si dovrebbe lisciare il pelo alle decisioni contro il territorio del governo o di qualche ente solo perché il governo è della tua parte politica E auindi va bene tutto…”. Così il deputato del Partito Democratico Andrea Gnassi sul caso degli uffici postali di Rimini e le dichiarazioni dell’onorevole Spinelli.
“Purtroppo, sta succedendo sempre di più questo: tagli, mazzate, bugie e zero risorse da parte del governo per Rimini, ma comunicati stampa di FDI e company in cui si dice in sostanza “va bene, così” . Ma a che serve? A far vedere che si è fedeli a chi comanda a Roma? A tentare di ingraziarsi qualcuno per mantenere domani un posto? A Rimini, non abbiamo mai fatto così. Prima Rimini e mai prima chi comanda!!! Piuttosto il mio invito è che si facciano battaglie anche insieme per il territorio, anche se il governo o qualche Ente sbaglia. Ormai però l’elenco delle false promesse e delle mancanza di interventi utili è lungo. Dalle bugie sulla Bolkestein alla nuova Marecchiese che non avrà soldi; dalla statale per San Marino che ANAS non vuole migliorare per i residenti alla legge di bilancio appena approvata; con ancora zero risorse stanziate per privati e ricostruzione post alluvione e altri tagli ai Comuni che tra due anni non riusciranno più a erogare servizi ai cittadini (soprattutto i Comuni più piccoli)” ancora Gnassi, che chiude: “Io e altri colleghi, sulle Poste a Rimini che vogliono chiudere, presenteremo un’interrogazione urgente al governo e intanto per dovere d’ufficio faremo un’azione ispettiva per capire per quale motivo i vertici locali non rispondano al sindaco. E chiederemo al Prefetto di promuovere un incontro con residenti, amministratori locali ed Enti proposti, visto che la chiusura dei servizi ha una ricaduta, oltre che sociale, anche di presidio di sicurezza urbana. In aree che coinvolgono migliaia e migliaia di cittadini. Speriamo sia una battaglia di tutti…”.