Andreas Tonelli 48 anni, biker estremo ed influencer con oltre 120.000 followers su Instagram è morto in seguito ad un incidente in Alto Adige. L’uomo è morto dopo una caduta in bici nella zona di Vallelunga, in val Gardena. È precipitato per 200 metri.
L’incidente è avvenuto martedì sera e l’allarme è scattato verso le 21 perché il ciclista non è rientrato dopo l’uscita in bici. L’ultima storia su Instagram è una sua foto in vetta con la bici in spalle e l’orario 7,15 pm. «That feeling», la sua immagine prima del tragico incidente.
Il Soccorso alpino e l’elicottero dell’Aiut Alpin hanno battuto la zona fino a tarda notte, quando, verso l’una, è stato avvistato il corpo senza vita dell’uomo in un canalone. Le operazioni di recupero della salma si sono svolte questa mattina. Andreas Tonelli organizzava anche viaggi in bicicletta in diverse zone del mondo ed era anche un grande appassionato di fotografia. Sul suo profilo Instagram proprio ieri aveva pubblicato delle stories dove si mostrava felice con la sua bici in cima a oltre 900 metri di altitudine.
Andreas Tonelli era una guida Mtb sudtirolese che organizzava e guidava viaggi in bicicletta dal 2003, tra cui alle Isole Lofoten in Norvegia, Giordania, Marocco, Madeira, Croazia, Isole Canarie, Cile, Dolomiti, Uganda, Costa Rica e molti altri.
Faceva parte di Ride oN dal 2017 ed era una risorsa speciale con il suo know-how sui viaggi in bici. Appassionato di mountain bike “con tutto il corpo e l’anima” dal 1995, si sentiva a casa sui sentieri delle Dolomiti. Era anche un grande appassionato di fotografia. Il 48enne era moto conosciuto, non soltanto per via del suo mestiere, ma anche perché raccontava la sua più grande passione, la mountain bike, sui social, condividendo i video delle sue ‘imprese’. Affrontava ferrate e vie in quota con la bici sulle spalle, per poi scendere verso valle in sella al suo mezzo enduro.
Un’altra tragedia oggi in Alto Adige: base jumper muore in Val di Fassa
Un base jumper australiano di 42 anni ha perso la vita nel primo pomeriggio di oggi dopo essersi lanciato dalla cima del Sass Pordoi, in Val di Fassa. L’uomo – che faceva parte di una comitiva di connazionali con base in località Lupo Bianco, dove sarebbe dovuto atterrare – si è schiantato lungo un tornante della strada statale 48, ad una quota di circa 1.700 metri e a 400 metri di altezza dal punto di atterraggio, probabilmente in seguito ad un problema tecnico che gli ha impedito di aprire tempestivamente la vela. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata dai compagni intorno alle 13. La Centrale unica di emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre un soccorritore della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso alpino e speleologico Trentino si è portata sul luogo dell’incidente via terra per aiutare nelle operazioni. Il tecnico di elisoccorso è stato dunque sbarcato insieme all’equipe sanitaria che ha tentato senza successo le manovre di rianimazione. Sul posto anche i Carabinieri e i Vigili del Fuoco di Canazei. Ottenuto il nulla osta dell’autorità per la rimozione della salma, il corpo dell’uomo è stato portato a valle dall’autoambulanza.
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