Angelo Masi, 50 anni, libero professionista di San Marino ci ha lasciati in uno dei peggiori modi possibili per una persona che voleva togliersi la vita; probabilmente soffocandosi.
Ma c’è mai un miglior modo per suicidarsi?
Da quello che sono le indiscrezioni Angelo Masi dopo aver lasciato casa di Città di San Marino, nel primo pomeriggio di Lunedì 9 Maggio 2011, si è diretto a piedi con zaino in spalla in zona Santa Mustiola.
E’ verosimile che tempo prima avesse preparato, vicino ad immobili di proprietà della sua famiglia, un giaciglio nascosto perfettamente dalla vegetazione, fatto da rovi e arbusti; probabilmente il suo obiettivo era quello di non farsi trovare, o magari farsi trovare non subito. Sembra che avesse studiato, con convinzione, tutto nei minimi dettagli.
E qui ha consumato l’ultimo disperato atto; ovvero il suicidio in compagnia delle foto dei suoi cari, le quali sono state trovate accanto al corpo del professionista sammarinese.
Trapelano notizie frammentarie sul modo con cui Angelo si è tolto la vita. Quello che è certo è che fosse molto determinato a togliersela, così tanto da lasciarsi soffocare. Ma sarà l’esame autoptico a stabilire le reali cause del decesso.
Probabilmente gli saranno stati di aiuto anche i barbiturici che gli hanno trovato vicino, ma certo è che morire soffocati forse è uno dei peggiori modi, e soprattutto ci vuole molta molta determinazione.
Quello che è sicuro è che Angelo fosse emotivamente disperato. Una persona a cui la vita aveva dato molto ed altrettanto tolto in maniera disumana.
Speriamo che Angelo Masi abbia trovato quella serenità che disperatamente cercava, e che si sia riunito ai suoi cari.
Da parte di tutta la Redazione di Giornale.ms le nostre più sentite condolianze alla famiglia ed ai suoi amici più cari.