Animali, la Regione sostiene i migliori lavori di studio e ricerca sui metodi alternativi alla vivisezione

Un premio da 1.000 euro alle migliori 10 tesi di laurea magistrale incentrate sulle metodologie che mirano a non utilizzare gli animali nella ricerca o, in alternativa, a ridurre o sostituire il loro uso, e 6 borse di ricerca del valore di 15.000 euro ciascuna per lo studio di metodologie innovative in campo medico senza ricorrere alla sperimentazione su animali di laboratorio.

La Regione Emilia-Romagna, tra le prime in Italia a dotarsi di una legge in materia che risale al 2002, rinnova l’impegno per la progressiva messa al bando nell’ambito della ricerca scientifica di metodi di sperimentazione che utilizzano gli animali e stanzia 100mila euro per promuovere la messa a punto e la diffusione, anche a fini didattici, di progetti di sperimentazione alternativi.  

Un impegno che si colloca nella scia di un accordo di collaborazione tecnico-scientifica siglato nei mesi scorsi dalla Regione con le quattro Università di Bologna, Parma, ModenaReggio e Ferrara e si concretizza ora nel varo di un avviso di selezione pubblica ad hoc.

La selezione delle candidature sarà affidata ad una apposita commissione nominata dall’assessorato alle Politiche per la salute e composta dal responsabile del Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione, affiancato da due membri del Comitato etico regionale per la sperimentazione animale istituto sulla base della legge regionale in materia,  un esperto dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna e un rappresentante  del ministero della Salute.


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