ANIS “IL TEMA DEL LAVORO E DELLO SVILUPPO E’ TROPPO SERIO PER ESSERE AFFRONTATO CON UN SEMPLICE SCHEMA LANCIATO SUI SOCIAL NETWORK”

Per di più con molte imprecisioni. La nostra contrarietà alla proposta di Legge dalla Segreteria all’Industria e Lavoro è nota fin dall’inizio, ben prima che fosse portata in Consiglio Grande e Generale, perché, al contrario del titolo scelto, non va nella direzione dello sviluppo. E’ una posizione che condividiamo, a quanto pare, con quasi tutte le altri parti sociali, ma il Governo sembra non voler fare l’auspicato passo indietro. Anzi, nei giorni scorsi, nonostante sia stato avviato un intenso confronto nel merito delle singole questioni, dove ANIS ha presentato molte proposte migliorative, la coalizione di maggioranza ha pubblicato su Facebook uno schema molto semplice con indicati un “prima” e un “dopo” la loro proposta di Legge. Ma il tema del Lavoro e dello Sviluppo è troppo serio per essere affrontato sui social network, per di più con molte imprecisioni sia sulla situazione odierna, sia su quella che si verrebbe a creare. Senza dimenticare che, a nostro avviso, le problematiche attuali sono altre e non vengono risolte. Come ribadito dal Presidente Stefano Ceccato nell’Assemblea Generale del 14 giugno, non si può stravolgere la realtà in questo modo. ANIS è sempre stata disponibile al dialogo e al confronto, in maniera costruttiva e portando il suo contributo di esperienze e idee, anche quando non condivideva la proposta del Governo, come in questo caso. Non può essere questo il modo di confrontarsi. Per questo ANIS ha deciso di riportare la discussione nell’alveo della realtà, riprendendo lo schema di Adesso.sm e aggiornandolo con i veri “prima” e “dopo”, come pubblicato sul numero odierno di San Marino Fixing (e allegato a questa comunicazione). Senza ulteriori polemiche, auspichiamo che i prossimi incontri sul tema dello sviluppo e del mercato del lavoro si svolgano in un rinnovato clima di collaborazione, come annunciato dal Segretario alle Finanze Simone Celli durante l’Assemblea ANIS, che ha garantito a nome del Governo che le nostre proposte verranno tenute in debita considerazione.