Anniversario Brexit, delusione in Gb ma niente ritorno in Ue

(ANSA) – LONDRA, 31 GEN – E’ un anniversario senza
particolari eventi nel Regno Unito quello che oggi segna i tre
anni dall’entrata in vigore dell’accordo di recesso – e quindi
del divorzio a pieno titolo – di Londra dall’Ue. Accordo che
suggellò la fine dell’accidentato percorso di separazione
seguito alla vittoria di Leave su Remain al referendum del
giugno 2016, ma le cui conseguenze continuano a far discutere e
recriminare: come conferma la delusione diffusa nel Paese sulle
mancate promesse di quel passo, e sui risultati ottenuti finora,
certificata da sondaggi a raffica in queste settimane.
    Uno degli ultimi, realizzato alla vigilia della scadenza
odierna, testimonia come un sentimento di ‘Bregret’ (neologismo
creato dalla crasi fra Brexit e regret, ossia rimpianto) appaia
oggi maggioritario in tutti i collegi elettorali dell’isola
tranne uno. Inclusi quelli più brexiteer e storicamente più
euroscettici. Ma questo non sembra tradursi, almeno per il
momento, in un auspicio di riadesione all’Unione: obiettivo che
in base a una rilevazione pubblicata nel weekend da I, testata
online nata da una costola del più eurofilo dei giornali
britannici, l’Independent, viene invocato da non più di un 43%
d’intervistati, stabilmente sotto la maggioranza assoluta, con
un 41% di contrari e un 16% potenzialmente determinante di
persone indecise o disinteressate. Tendenza che si riflette nel
rifiuto non solo del Partito Conservatore di governo, ma pure
del leader dell’opposizione laburista, Keir Starmer, di riaprire
in questa fase qualunque dibattito su problematiche ipotesi di
ritorno nelle braccia di Bruxelles; o anche solo nel mercato
unico o nell’unione doganale. (ANSA).
   


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