Anno bisestile. Che cosa è e perchè c’è!

L’anno bisestile fu introdotto a Roma da Giulio Cesare nel 46 a.C. per correggere le discrepanze tra il calendario lunare e il ciclo solare. Con l’aiuto dell’astronomo Sosigene di Alessandria, Cesare riformò il calendario introducendo un sistema solare di 365 giorni, aggiungendo un giorno ogni quattro anni. Questa aggiunta si effettuava il 24 febbraio, giorno detto “bisestile” per il suo posizionamento nel calendario romano. Tuttavia, il sistema di Cesare non era perfetto, accumulando un errore di un giorno ogni 128 anni. Nel XVI secolo, la discrepanza raggiunse circa 13 giorni, problematica soprattutto per la determinazione della data della Pasqua. Papa Gregorio XIII nel 1582 introdusse il calendario gregoriano, che correggeva tale errore eliminando dieci giorni da quell’anno e modificando la regola del giorno bisestile per gli anni secolari, rendendolo più preciso.

Il 29 febbraio, che appare solo negli anni bisestili, è circondato da superstizioni e tradizioni, come quella che lo considera un portatore di sfortuna, o, in alcune culture, come un’opportunità per le donne di fare proposte di matrimonio. Curiosamente, ci sono stati casi storici di un 30 febbraio, come nel calendario rivoluzionario sovietico e in un’occasione in Svezia.

Nonostante le correzioni apportate da Cesare e poi da Gregorio XIII, il calendario gregoriano non è ancora perfettamente allineato con il ciclo solare, ma sarà sufficientemente preciso per circa 3000 anni prima che si renda necessario un ulteriore aggiustamento.