
(ANSA) – ANCONA, 28 GEN – Un “pensiero commosso alle
famiglie delle vittime, di cui una ancora tragicamente dispersa”
dell’alluvione che ha colpito il Senigalliese e il Pesarese nel
settembre scorso, è stato rivolto in apertura dell’Anno
giudiziario delle Marche, dal presidente della Corte d’appello
di Ancona Luigi Catelli. Il magistrato, “sospeso necessariamente
il giudizio, per il rispetto delle indagini in corso, su quanto
accaduto prima e durante i fruttuosi accertamenti”, ha espresso
a nome di tutti “un sentimento di calorosa gratitudine ai
generosi e instancabili professionisti del soccorso e
dell’emergenza”.
Tutti questi operatori e volontari “hanno dimostrato – ha
sottolineato Catelli -, nella drammatica concitazione degli
eventi, che lo Stato esiste ed è capace di fare in ogni
frangente il suo dovere”; “ora – ha proseguito il presidente
della Corte d’appello di Ancona – coincidente con il compito
degli organi inquirenti di fare presto, con scrupolo e
professionalità, tutto ciò che è necessario per accertare le
cause e le eventuali responsabilità di quanto successo”.
Alla cerimonia, in un’affollata Aula 1 “Mario Amato” al
quinto piano del Palazzo di Giustizia ad Ancona, è stato
eseguito come di consueto l’Inno di Mameli e molti dei presenti
lo hanno cantato. Tra le altre autorità, anche il nuovo
procuratore generale Roberto Rossi, la procuratrice di Ancona
Monica Garulli, il presidente della Regione Francesco Acquaroli,
il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, il neo
presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Ancona
Gianni Marasca.
Il presidente Catelli ha ricordato anche due magistrati
deceduti lo scorso anno e che per anni hanno dato “lustro e
prestigio” alla magistratura delle Marche: Pino Fanuli e
Francesca Ercolini. (ANSA).
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