Il governo ci vuole far credere ancora una volta, dal 2008 è la stessa storia, che con il nuovo anno cominci una nuova storia meravigliosa. Chiede coesione e fiducia per continuare a demolire il Paese senza essere disturbato da quel che rimane dell’opposizione o da liberi pensatori. Pretende di convincere i cittadini che il 2016 sarà un anno di cambiamento. Addirittura, un membro di governo delle meraviglie, farneticando, sostiene che è in atto una grande rivoluzione che sta trasformando completamente il Paese. Peccato che nessuno se ne sia accorto e che i cittadini si trovino di fronte ad una “meravigliosa” disoccupazione, ad una “meravigliosa” montagna di debiti, ad una “meravigliosa” crisi economica e finanziaria, ad un “meraviglioso” dispotismo democratico.
Il governo vede il film del Mulino Bianco con i disoccupati che mangiano i biscotti e brindano a champagne; quello di Paperon de Paperoni con la Tesoreria di Stato e i forzieri delle banche pieni di soldi arrivati da tutto il mondo; quello di Biancaneve e gli Otto Nani impegnati giorno e notte a lavorare per il Paese; quello dei cartoni animati di Crudelia Demon con la cricca dominante che detta legge per il Bene Comune. I cittadini vedono un film del realismo con lavoratori privati di dignità, sudditi rassegnati al peggio, giovani costretti ad emigrare, negazione dello stato di diritto, gestione clientelare, recessione economica, famiglie in difficoltà.
Ormai, il governo è chiuso nel bunker del Palazzo a crogiolarsi nella sua autoreferenzialità, nel suo attaccamento alle poltrone del potere, nel suo tentativo di prolungare l’agonia, perché è a conoscenza di sondaggi disastrosi. L’Anno Nuovo sarà ancora una volta l’Anno Vecchio.
Emilio Della Balda