La Russia ha annullato quest’anno per motivi di sicurezza la marcia del Reggimento Immortale, che si tiene tradizionalmente sulla Piazza Rossa il 9 maggio dopo la parata militare per l’anniversario della vittoria sui nazisti. “Quando si ha a che fare con uno Stato che di fatto sponsorizza il terrorismo, è meglio adottare precauzioni”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riferendosi all’Ucraina. Lo riferisce Ria Novosti.
Durante la marcia del Reggimento Immortale i discendenti di coloro che hanno combattuto contro il Terzo Reich sfilano portando le fotografie dei loro congiunti. Lo scorso anno vi ha preso parte anche il presidente Vladimir Putin, mostrando una fotografia di suo padre.
In occasione del 78/o anniversario della sconfitta del Terzo Reich, inoltre, Putin ha inviato un messaggio speciale i leader di Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e delle due repubbliche separatiste sul territorio georgiano Abkhazia e Ossezia del Sud. “Oggi – si legge nel messaggio – è nostro dovere morale preservare le sacre tradizioni di amicizia e reciproca
assistenza tramandate dai nostri padri e nonni, non permettere che la verità storica sulla Grande guerra patriottica sia distorta e non permettere le giustificazioni dei nazisti, dei loro complici e dei loro attuali eredi ideologici”.
Nella regione russa di Belgorod, le autorità locali riferiscono di “massicci bombardamenti da parte delle forze armate ucraine. La città di Shebekino è stata attaccata, ci sono quattro feriti”, ha riferito il governatore di Belgorod Vyacheslav Gladkov, citato da Ria Novosti. “Oggi,
Shebekino è stata colpita da massicci bombardamenti delle forze armate ucraine. Al primo attacco non ci sono stati danni, al secondo c’è stata un’esplosione vicino a tre condomini: ci sono 4 feriti”, ha detto Gladkov. La città di Shebekino si trova a quattro chilometri dal confine con l’Ucraina.
I bombardamenti ucraini fanno seguito a una notte di massicci raid russi, concentrati su Kiev e Odessa ma che hanno raggiunto molte regioni del Paese. Secondo il ministero della Difesa nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno bombardato 10 regioni, colpendo 127 insediamenti e 139 infrastrutture. Almeno 3 persone risultano morte e altre 28 ferite. Nella regione di Kiev i raid sono durati circa 4 ore: “La difesa aerea ha funzionario e nessun colpo è andato a segno”, dice il bollettino. Attorno e nella capitale ucraina si registrano incendi di sterpaglie, subito spenti, causati dai detriti dei droni abbattuti, e il danneggiamento di varie automobili, senza vittime.
Il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko, ha spiegato che la Russia ha lanciato 60 droni kamikaze di fabbricazione iraniana contro gli obiettivi ucraini, di cui 36 nella capitale, la scorsa notte e che tutti sono stati abbattuti. Tuttavia, i detriti hanno colpito appartamenti e altri edifici, ferendo almeno cinque persone.
Quello della notte scorsa è stato il più massiccio attacco russo a Kiev dall’inizio dell’invasione, ha detto Klitschko ai media mentre si trovava sul luogo della caduta del relitto di uno dei droni abbattuti sulla capitale. “Grazie alle nostre forze di difesa aerea, tutti i 36 droni sono stati abbattuti. Questo è l’attacco più massiccio alla nostra città dall’inizio della guerra”, ha affermato, citato da Unian, sottolineando che nessuno è morto mentre 5 persone sono rimaste ferite. “Nessuno è in pericolo di vita”, ha spiegato, riferendo inoltre di danni a edifici residenziali, oltre a un asilo e una scuola.
A seguito dei bombardamenti russi nella regione di Odessa, è stato distrutto un magazzino con aiuti umanitari della Croce Rossa. La fornitura di assistenza è stata sospesa. Lo comunica l’ufficio stampa della Croce Rossa, come riporta Ukrainska Pravda. “Il magazzino con una superficie di mille mq è stato completamente distrutto. L’incendio ha completamente distrutto gli aiuti umanitari per la regione di Odessa, che si trovavano nel magazzino”, afferma la Croce Rossa, rappresentanti della quale non erano presenti al momento dell’attacco missilistico.
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato la ricorrenza della vittoria sul Terzo Reich, affermando che la Russia sarà sconfitta “nello stesso modo” in cui lo fu il nazismo nel 1945. “Tutto il male che la Russia moderna porta con sé sarà sconfitto nello stesso modo in cui fu sconfitto il nazismo”, ha dichiarato Zelensky sui social, ribadendo la promessa di “liberare” tutti i territori ucraini occupati dalle forze di Mosca.
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Da parte sua, il colonnello dell’Aeronautica Yuri Ignat, citato dall’Ukrainska Pravda, ha reso noto che la Russia ha lanciato fino a 8 missili da crociera X-22 nella regione di Odessa, alcuni dei quali non hanno raggiunto l’obiettivo. “Per quanto riguarda la regione di Odessa, c’erano 7 aerei e fino a 8 lanci di missili da crociera Kh-22, alcuni di loro sono volati nella regione di Odessa, alcuni oggetti sono stati colpiti, il resto dei missili non ha raggiunto i loro obiettivi (forse per autodistruzione, forse cadono solo a causa del loro invecchiamento, perché questi sono missili sovietici obsoleti)”.
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