Antica Piadina San Marino: le bugie hanno le gambe corte!

Sulla vicenda Antica Piadina San Marino, l’OSLA – negando che l’azienda ha percepito importanti risorse dello Stato e goduto di significativi benefici – ha proprio perso la memoria! Nella sua scomposta reazione alla nostra nota sulla vicenda, l’OSLA ha  dimenticato che il 23 luglio 2004 essa stessa e l’Azienda hanno sottoscritto un accordo con le Segreterie di Stato per l’Industria, per il Lavoro e per le Finanze, dov’erano previsti i contributi statali e le agevolazioni di cui abbiamo parlato.

Nell’accordo, la Società Antica Piadina Romagnola e la costituenda Antica Piadina San Marino, sono la stessa realtà aziendale, con la stessa amministratrice. Infatti, in quel momento l’azienda era in procinto di cambiare nome e di portare a compimento un progetto di trasferimento e ampliamento dell’attività. Recita l’accordo sottoscritto nel 2004: “Alle unità lavorative che verranno assunte dalla costituenda Antica Piadina San Marino S.r.l., verrà riconosciuto un periodo di riqualificazione professionale pari a mesi 4 da usufruirsi nel 2004 e ulteriori 4 mesi nel 2005.”

E ancora. “Alle ventinove unità lavorative attualmente alle dipendenze della Antica Piadina Romagnola S.r.l. che saranno coinvolte nel trasferimento e nel nuovo processo produttivo verrà riconosciuto un periodo di riqualificazione professionale pari a mesi 4 da usufruirsi nel 2004 ed ulteriori 4 mesi, previa attuazione della verifica prevista al punto E), nel 2005.”

Ma non è finita: “Le Parti si impegnano inoltre a considerare favorevolmente, avendone i requisiti, la richiesta che sarà avanzata dalla costituenda Antica Piadina San Marino S.r.l. di attribuzione dei benefici previsti dalla Legge 24 novembre 1997 n° 134 e dal Decreto 25 gennaio 2001 n° 12 in favore dell’imprenditoria giovanile e femminile. L’Antica Piadina Romagnola chiederà inoltre, se ne avrà i requisiti, di poter ricorrere ai benefici fiscali eventualmente approvati da apposita nuova legge.” Dunque, è tutto scritto! Se l’OSLA avesse smarrito la propria copia dell’accordo, gliene possiamo fornire una noi. Con i mezzi tecnologici di cui disponiamo oggi, peraltro si fa anche presto!

E nonostante i benefici ottenuti, solo tre anni fa, proprio nello stesso periodo di luglio, l’azienda aveva chiesto e ottenuto una riduzione di personale di diverse unità. Ora, tornando alla sua nota di risposta, l’OSLA afferma che l’azienda ha ridotto da 14 ad 11 i licenziamenti; il fatto è che nella lettera di richiesta sono 14, poi nell’incontro di lunedì col sindacato ne hanno comunicati 11, ma il giorno dopo la stessa OSLA ha chiamato per farne aggiungere altri 3. Totale: 14, come abbiamo scritto. Allora, anche in questo caso, le bugie hanno le gambe corte!

Anche se c’è la crisi, non siamo disposti a rinunciare al nostro ruolo in difesa dei diritti dei lavoratori: le regole e le leggi vanno rispettate, e soprattutto la dignità delle persone. Nel caso l’azienda dovesse proseguire nella sua azione di drastica riduzione dell’organico, ribadiamo che l’Esecutivo deve esigere dall’azienda la restituzione degli ingenti contributi pubblici che ha ricevuto negli ultimi anni, fino ad arrivare alla revoca della licenza. Infine, intendiamo sottolineare che la posizione espressa sulla vicenda e ribadita in questa ulteriore nota, è assunta da tutta la Confederazione del Lavoro.

Giuliano Tamagnini – Segretario Generale CSdL

Emanuel Santolini – Funzionario FULI-CSdL