Nessun esponente di partiti, sette di loro si presentano a Battipaglia, irregolarità anche a Roma. La commissione presieduta da Rosy Bindi ha esaminato le carte di oltre 3.200 candidati, di cui 2.220 solo nella Capitale. Voto finale unanime. Nuovo allarme per Platì.
Sette di loro si sono candidati a Battipaglia, ma ci sono irregolarità anche a Roma, con un aspirante consigliere comunale “impresentabile” e illegittimità nelle liste di un municipio della periferia romana. Nessun esponente di partito, sono tutti in corsa nelle liste civiche.
La commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi ha vagliato i curricula di oltre 3.200 candidati, di cui 2.220 solo nella Capitale e ha emesso i suoi giudizi: in tutto quattordici candidati devono ritenersi “impresentabili”, otto dei quali, secondo la commissione, hanno prodotto certificati falsi. E ci sono ancora “zone grigie” nella Capitale: dal lavoro della Commissione emergono irregolarità tra i candidati in lista nel sesto municipio romano, zona periferica che include quartieri come il Casilino e Tor Vergata.
Non solo. “Le liste civiche sono un varco per le mafie”, scandisce la Bindi, nel corso di una conferenza stampa a San Macuto. “Conosciamo anche liste civiche con capacita’ di riscatto – ha detto – e non vogliamo certamente delegittimare questi tentativi. Ma il 100 per cento delle liste civiche in quasi tutti i comuni sciolti per mafia, 100 per cento a Morlupo, 100 a Sant’Oreste. Qualcosa vuol dire…”. E però, sempre la Bindi, “è una situazione sicuramente incoraggiante rispetto allo scorso anno. Credo che sia grazie all’attenzione che si e’ creata intorno alla qualita’ della classe dirigente”. …
La Repubblica.it