ANTIMAFIA: LAURO (PDL), GIOCO D’AZZARDO IN MANO A CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

“Tra l’indifferenza delle pubbliche istituzioni ed i voraci (e cinici) bisogni di cassa del pubblico erario, il gioco d’azzardo, cosiddetto legale e quello illegale, in mano alla criminalità organizzata, con un giro di affari complessivo che ormai sfiora i 200 miliardi di euro all’anno (61 e 130), si sta espandendo all’infinito, inquinando anche psicologicamente il nostro Paese e devastando gli striminziti bilanci delle famiglie italiane, meno abbienti, già in sofferenza per la crisi economica”. A dichiararlo il senatore del gruppo Pdl, Raffaele Lauro, membro della Commissione Antimafia e del Comitato Antiriciclaggio, in vista del Convegno nazionale sul gioco d’azzardo, l’usura ed il riciclaggio del danaro sporco, proveniente dal racket delle estorsioni, che si terrà, a Piano di Sorrento, a Villa Fondi, sabato 29 gennaio 2011.

Il convegno, organizzato dalla Fondazione Antiusura “Exodus”, vedrà, in particolare, la partecipazione del presidente della Consulta Nazionale Antiusura, Padre Massimo Rastrelli, di ufficiali dei Carabinieri, di docenti universitari e di sacerdoti operanti nella lotta al racket e all’usura. La relazione di base sul tema “Gioco d’azzardo e usura” sarà tenuta dal prof. Maurizio Fiasco. Il sen. Lauro, nelle conclusioni, illustrerà il documento, approvato all’unanimità dall’Antimafia, sul gioco d’azzardo e il riciclaggio, inviato dal Presidente Pisanu ai Presidenti del Senato e della Camera, Schifani e Fini, e che attende di essere discusso nelle aule parlamentari.

“I maggiori quotidiani – ha aggiunto Lauro – riportano, in forma trionfalistica, il giro di affari del gioco d’azzardo ed i successi dei Monopoli di Stato, ignorando totalmente le tragedie che maturano a monte e a valle”.

“Ho chiesto, a tal proposito – ha concluso Lauro – al Presidente Pisanu, insieme al capogruppo PdL in Antimafia, senatore Antonino Caruso, di attivare, con l’autorizzazione della plenaria, tutti i poteri di inchiesta della commissione per acquisire, presso i Monopoli di Stato, tramite le forze di polizia, gli elenchi di tutte le società concessionarie per il gioco d’azzardo, sia italiane che estere, e di tutti gli operatori del settore. Non è più tollerabile il ritardo dei Monopoli di Stato nel corrispondere alle reiteriate richieste della Commissione Antimafia.