Appalti truccati e consulenze legali pilotate. E’ la maxi inchiesta che arriva daMilano e che vede tra gli arrestati anche l’avvocato riminese Sergio De Sio, da ieri agli arresti domiciliari stretti. Nella bufera è finita ‘Infrastrutture Lombarde’, la controllata della Regione per la realizzazione di opere quali ospedali, scuole, ma anche lavori legati all’Expo, per investimenti previsti per 11 miliardi. L’ex direttore generale, dimissionario ma formalmente ancora in carica, Antonio Rognoni, è stato arrestato insieme ad altre sette persone (68 le imputazioni per fatti tra il 2008 e il 2012) per reati che vanno,a vario titolo, dalla truffa alla turbativa d’asta, fino al falso, e per tutti l’associazione a delinquere.
E uno degli appalti contestati riguarda proprio Expo, quello da 1,2 milioni sugli incarichi di consulenza legali. Secondo il gip di Milano, gli altri indagati, quasi tutti avvocati, tra cui De Sio, «partecipavano stabilmentenell’espletamento delle funzioni pubbliche e dei procedimenti di gara, redigendo e falsificando atti di delibera e contratti di assegnazione, nonchè beneficiando essi stessi, tra gli altri, di reiterati conferimenti di incarichi con modalità collusive e fraudolente». Un sistema organizzato, secondo l’accusa, per pilotare appalti (per esempio frazionando gare in maniera artificiosa in modo tale da non fare una gara pubblica), redigere falsi contratti (anche retrodatati) e concordare compensi fuori da ogni regola. La truffa ai danni della Regione Lombardia sarebbe derivata quindi proprio dalla mancata concorrenza: i prezzi dei contratti non venivano stabiliti secondo logiche di mercato, ma concordati tra le parti.
SERGIO De Sio era già partito per andare in vacanza, quando ha ricevuto una telefonata dalla Finanza di Rimini, che ha supportato i colleghi milanesi. Gli si chiedeva di rientrare, e una volta tornato a Rimini, gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare. Ma lui non ci sta, si giura assolutamente estraneo alle accuse che gli vengono contestate. «Il mio cliente — dice il suo avvocato Roberto Brancaleoni — è allibito dalle accuse e arrabbiato per il provvedimento subito che ritiene assolutamente ingiusto. De Sio aveva consulenze da parte dell’ente in questione (la Ilspa) con incarichi firmati e registrati, anche se l’accusa ipotizza che non sia stata fatta una gara pubblica per attribuire le consulenze legali. Domani mattina (oggi per chi legge, ndr) manderemo una richiesta di interrogatorio al gip di Milano, perchè venga sentito immediatamente. Intende dimostrare subito la sua innocenza, e riprendere la sua attività di avvocato». Il Resto del Carlino