Il governatore della Lombardia, Fontana, è sotto inchiesta per abuso d’ufficio per la nomina di Marsico nel Nucleo investimenti pubblici
Nell‘inchiesta che ha scatenato un vero e proprio terremoto politico in Lombardia, adesso spunta il nome del governatore Attilio Fontana.
L’esponente della Lega di fatto, come riporta ilCorriere, è sotto inchiesta per abuso d’ufficio. L’indagine in questo momento coivolge politici, imprenditori e amministratori locali. Al centro un presunto giro di tangenti.
Gli arrestati sono 28. Di questi 16 sono in carcere, 12 sono finiti ai domicialiari, 15 sono stati sottoposti all’obbligo di firma o di dimora, 95 gli indagati in tutto in questa inchiesta. Riguardo alla posizione di Fontana il prcuratore capo Francesco Greco solo ieri aveva affermato: “Sarà sentito prossimamente, non sappiamo ancora in quale veste. Non lo abbiamo interrogato prima – ha aggiunto – perché aspettavamo che venissero eseguire le misure cautelari”. Poi l’indagine per abuso d’ufficio. Fontana non è stato indagato per concorso in corruzione e su questo fronte è diventato per i pm la “parte offesa” di una “istigazione alla corruzione”. La Guardia di Fiananza poi ha acquisito alcuni documenti. E uno di questi riguarda la proprosta da parte di Fontana della nomina del suo socio di studio Marsico tra i membri esterni del “Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici”. Nascerebbe qui l’indagine a suo carico. Fontana aveva detto “no” alla nomina di un uomo vicino a Gioacchino Caianiello, finito in manette. Quello di Marsico è stata definita dal prcuratore Greco “una piccolo incarico”. Da un lato lo stesso Fontana è parte lesa proprio dal tentativo di corruzione da parte di Capannello, dall’altra parte invece la procura sta valutando l’ipotesi di interrogarlo come testimone o come iscritto nel registro degli indagati. Il Giornale.it