Intorno alle 14:30 di ieri è esplosa una turbina della centrale elettrica Enel Green Power del lago di Suviana nell’Appennino bolognese causando un incendio e successivamente l’allagamento di un piano superiore con il crollo di un solaio.
Dodici tecnici, tutti appartenenti a ditte esterne, che lavoravano alla centrale sono stati coinvolti nell’incidente. Tre di loro sono morti sul colpo mentre altri sono stati investiti dal crollo del soffitto e quattro sono ancora dispersi. Cinque persone sono gravemente ferite e ricoverate in vari ospedali della zona.
Le squadre di soccorso, tra cui vigili del fuoco e sommozzatori, sono intervenute per cercare i dispersi sotto le macerie.
Le istituzioni locali e nazionali sono sul posto per coordinare gli sforzi di soccorso e per indagare sulle cause dell’incidente. Cgil e Uil regionali, già mobilitate per lo sciopero nazionale di giovedì 11 proprio per la sicurezza sul lavoro, hanno raddoppiato a otto ore la durata dello sciopero. “Siamo di fronte all’ennesima strage”, ha commentato il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini.
Sono state identificate tre delle vittime, che avevano tra i 35 e i 73 anni. Si legge sul lancio Ansa che le vittime sono: Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina).