Si passa quindi all’esame della proposta di Protocollo di Intesa sulla Cooperazione Parlamentare tra la Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, Emigrazione ed Immigrazione, Sicurezza e Ordine Pubblico, Informazione della Repubblica di San Marino e la Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato della Repubblica Italiana.
Il Segretario di Stato Beccari sottolinea che il protocollo segue le “interlucozioni già avviate nella scorsa legislatura, con la visita della senatrice Stefania Craxi a San Marino. Credo che sul testo non ci siano grandi rilievi se non il fatto che noi abbiamo già proposto di sostituire nel testo la parola difesa con la parola sicurezza. Nel nostro caso deve essere più un concetto di sicurezza in generale. I temi dell’incontro annuale possono essere di volta in volta stabiliti nell’ambito dell’ordine del giorno, però in modo particolare verteranno su situazioni internazionali, politica estera, sicurezza anche nell’ambito dell’Unione Europea, cooperazione economica, cooperazione nella lotta contro il terrorismo, le sfide ambientali climatiche, la cultura e le migrazioni. Sicuramente è un accordo positivo che rappresenta un ulteriore strumento di rafforzamento della collaborazione con la Repubblica Italiana”.
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Segue un dibattito, principalmente sulla sostituzione della parola difesa con sicurezza. Per Antonella Mularoni (RF) si può togliere direttamente la parola difesa, lasciando l’ambito esteso della politica estera. “Mi chiedo – dichiara il collega di gruppo Nicola Renzi – se non sia nostro interesse davvero mantenere la dicitura difesa. Capisco che è una cosa un po’ strana per la nostra realtà, però secondo me se viene proposto dalla controparte italiana e per noi non ci sono problemi ostativi manterei la definizione di difesa”.
Per il consigliere Gerardo Giovagnoli (PSD) è “bene fare qualche riflessione. Credo che abbia un senso quanto suggerito dal commissario Renzi. Non ho una soluzione preconfezionata”.
Manuel Ciavata (PDCS) ribadisce il voto “assolutamente favorevole” del proprio gruppo. “Io francamente sarei per la dicitura sicurezza piuttosto che difesa, semplicemente perchè non abbiamo formalmente un esercito”.
Fabio Righi (D-ML) valuta “di proporre un protocollo simile anche alla Commissione Affari Esteri della Camera italiana. Sul tema difesa sicurezza io dico perchè non entrambi che è omnicomprensivo”.
Giuseppe Maria Morganti (Libera) si dice “ovviamente favorevole. Sulla questione della apertura a temi così delicati come quelli della difesa o della sicurezza ci può essere senz’altro una collaborazione almeno in termini di informazione. Dato che il mondo sta affacciandosi a nuove avventure, purtroppo, non sarà male conoscere le informazioni da parte di paesi impegnati in prima in prima persona”.
Maria Luisa Berti (AR) esprime apprezzamento per il protocollo come “canale bilaterale di comunicazione e di scambio di conoscenza efficace. Sulla parola sicurezza o difesa la nostra posizione è completamente estranea al mondo militare però è sicuramente un interesse la conoscenza delle dinamiche di difesa nell’ambito internazionale per il tramite dell’Italia”.
La proposta di Protocollo viene approvata all’unanimità con 14 voti favorevoli, con una formulazione aperta sul passaggio oggetto di dibattito.
Fonte: Askanews