M5s e Lega accelerano sul fronte previdenziale. Addio alla Fornero anticipato di due mesi. Sforbiciata agli assegni sopra i 4.500 euro: risparmio da un miliardo di euro.
L’accordo sulla pace fiscale alla fine c’è, i tagli alle pensioni d’oro pure, la riforma della legge Fornero con quota 100 prenderà il via già da febbraio.
Per i dettagli bisognerà aspettare ancora ma dopo un fine settimana ad alta tensione, riunioni disertate e l’ennesimo vertice fiume di lunedì pomeriggio – circa due ore e mezza – i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno trovato l’accordo sui principali punti della manovra. Il documento programmatico di Bilancio dovrà essere caricato sul portale della Commissione europea per iniziare il percorso che porterà, entro fine mese, alla promozione o alla bocciatura da parte di Bruxelles.
“Dopo averlo dimostrato sull’immigrazione e la sicurezza, anche su temi economici continuiamo a mantenere le promesse con gradualità e coraggio. Fornero, flat tax, Equitalia: anche su questi temi siamo il cambiamento”, ha esultato Salvini (video), mentre su Facebook Di Maio gli ha fatto eco: “Questa non èuna semplice manovra, è un nuovo contratto sociale che lo Stato stipula con i cittadini”. Oggi il governo gialloverde ha trovato la quadra su due questioni spinose: la quota 100 che darà il via all’addio alla Fornero e la pace fiscale. Negli ultimi giorni era emersa l’ipotesi di uno slittamento di quota 100 ad aprile. Adesso il cambio di rotta: l’uscita dal lavoro a 62 anni con 38 anni di contributi di fatto partirà a febbraio. Con due mesi di anticipo sulla tabella di marcia prevista verrà posta la parola fine sulla legge Fornero. In questo modo il governo e la sponda leghista accelerano sulla riforma principale che prevede il sistema pensionistico.
Credit: Ilgiornale.it