Celli: “L’indebitamento esterno non e? una bestemmia”.
Ieri nell’ultimo giorno della sessione di febbraio, sono proseguiti con il dibattito al comma 21, sullo stato dei conti pubblici. Il dibattito si era precedentemente aperto mercoledi? notte, scaturito in seguito al riferimento del segretario di Stato per le Finanze Simone Celli. Al termine della seduta di ieri mattina, l’Aula ha messo in votazione tre Ordini del giorno, rispettivamente di maggioranza, del Pdcs e di Rete-Mdsi.
IL primo e? stato approvato con 29 voti a favore, 17 contrari e 2 astenuti. Respinti invece gli altri due Odg,
il testo di Rete-Mdsi ha registrato 29 si?, 17 voti contrari e 2 astenuti. L’Ordine del giorno delle forze di maggioranza, Ssd-Rf-C10, votato a maggioranza, impegna quindi il congresso di Stato, tra le altre cose, “ad attuare iniziative finalizzate a perseguire un equilibrio strutturale avviandole fin dal prossimo bilancio di assestamento, da approvarsi entro il prossimo mese di luglio, con l’obiettivo di conseguire l’equilibrio strutturale fra entrate e spese ordinarie con il bilancio di previsione del 2019”.
La maggioranza inoltre impegna il governo a mettere in atto provvedimenti anti-spreco e per ricostruire riserve di liquidita?, infine ad “attivare nell’immediato un confronto stabile con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria per affrontare i temi inerenti la finanza pubblica, definire interventi partecipati per risolvere le problematiche in atto e rilanciare le politiche di sviluppo”.
Il dibattito e? stato quindi antici- pato dalle riflessioni del segretario di Stato alle Finanze Simone Celli: “Il rapporto debito/Pil al 22% e? un dato positivo e incoraggiante che va rimarcato. In un’ipotetica Europa a 29 Stati, con San Marino dentro, ci classificheremmo al secondo posto dietro a Estonia (9,4%), al pari di Lussemburgo e davanti a Bulgaria (29%), Danimarca (38,3%), Lettonia (39,9%). Le uscite superano le entra- te di 20/25 milioni di euro per ogni esercizio finanziario. Il problema strutturale delle scarse riserve di liquidita?. L’eccesso di spesa corrente che penalizza la spesa in conto capitale”.
Per Celli gli obiettivi da raggiungere sono: “La ricostruzione di adeguate riserve di liquidita?, il pareggio di bilancio nell’esercizio finanziario 2019, e ridurre la spesa corrente”. Come dare concretezza a questi obiettivi? “Il reperimento di nuove fonti strutturali di entrate e il contenimento e la riqualificazione della spesa – prosegue Celli – sono le direttrici su cui si muovera? l’azione del Governo”. Cinque cose fondamentali: “Riduzione della burocrazia, semplificazione normativa, certezza del diritto, potenziamento delle opere pubbliche, rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche”. Verranno apportate riforme strutturali per il consolidamento del quadro della finanza pubblica: “Riforma del sistema previdenziale, cambiamento del modello di imposizione indiretta, completamento del processo riorganizzativo e spending review”.
Sul discorso liquidita? Celli ha esposto in Aula alcune considerazioni: “Nel breve e brevissimo termine potremmo adottare misure straordinarie e ricorrere a finanziamenti esterni. L’indebitamento – sottolinea il Segretario – non e? una bestemmia. San Marino e? nelle condizioni di far fronte a ogni tipo di sfida, anche all’eventualita? di avviare un processo di finanziamento esterno. Entro luglio – conclude Celli – intendiamo pervenire all’approvazione dell’assestamento di bilancio per intraprendere un percorso virtuoso di risanamento della finanza pubblica.” (…) La Tribuna sammarinese