
(ANSA) – RIMINI, 24 SET – Ha inaugurato a Rimini Part, il
nuovo museo d’arte contemporanea che raccoglie le opere della
Fondazione San Patrignano donate da artisti di fama
internazionale. Rientrano in un unico progetto la
riqualificazione di due edifici medievali, il palazzo
dell’Arengo e del Podestà, e una collezione permanente messa a
disposizione dalla fondazione. Si tratta del primo esempio
italiano – come spiegato da Comune e Fondazione – di ‘endowment’, ovvero di commistione pubblico-privato in cui la
Fondazione si è impegnata a non alienare le opere per un periodo
minimo di cinque anni, dopodiché potrà cederle solo in caso di
esigenze straordinarie per sostenere il percorso di recupero dei
tossicodipendenti della comunità di Coriano.
“L’arte può essere uno strumento di riscatto sociale, per
creare occupazione e di rigenerazione urbana”. Questo il valore
della collaborazione pubblico-privato per la co-fondatrice di
Fondazione San Patrignano, Letizia Moratti. “L’arte come
riscatto per chi inciampa nella vita e come chiave di riscatto
per due palazzi che erano abbandonati. Con questo polo culturale
attrarremo centinaia di migliaia di visitatori all’anno, una
volta passato il Covid”, ha commentato il sindaco della città,
Andrea Gnassi. “Una città che sta investendo sulla cultura e
sulle culture, e che vuole scommettere su un turismo che verrà
da tutto il mondo”, ha detto il presidente della Regione
Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Sono 1.700 i metri quadri di superficie complessiva tra i due
palazzi dell’arte che rimarranno a porte aperte gratuitamente
per tutto il weekend, dal 24 al 27 settembre. Insieme alle opere
eclettiche raccolte dalla fondazione a partire dal 2017, trova
spazio nella Sala dell’Arengo l’imponente affresco trecentesco
del Giudizio universale, spostato qui dal Museo della città.
(ANSA).
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