SI RIPARTE da Mosca. L’aeroporto di Rimini ricomincia da dove si era interrotto: con i voli da e per la capitale russa, i primi a debuttare il 4 marzo, il giorno di riapertura del Fellini’ sotto la nuova gestione di Airiminum. Il conto alla rovescia è partito, e fino ad allora la nuova società dello scalo farà gli straordinari per rimettere a posto il Fellini’. «A questo aeroporto servono una bella mano di vernice e molti altri interventi, lo vedete da soli», dice Laura Fincato, il presidente di Airiminum, portando (ieri) la stampa in visita dentro allo scalo. «Bisogna migliorare le aree per i passeggeri, oggi troppo ristrette e poco attrezzate le fa eco Marco Consalvo, direttore generale di Airiminum Andrà rivista l’area commerciale: si parte con gli operatori già presenti nello scalo con Aeradria, ma rivedremo gli spazi loro destinati per aumentare quelli destinati ai passeggeri». Ci saranno da fare anche lavori «alle luci, alla pista, e a tutto il terminal continua la Fincato La ristrutturazione più corposa avverrà dopo l’estate, ma intanto in queste settimane apporteremo diversi importanti miglioramenti». E’ FINITA la stagione degli annunci e delle promesse: si parte sul serio, «e in queste giornate nere per l’aeroporto e per la città aggiunge ancora la Fincato poter mostrare un Fellini’ pronto finalmente a ripartire è un bel raggio di sole, mi auguro, per tutta Rimini». Ma il 2015 sarà, «per forza, un anno di transizione. Le tensioni in Russia, l’economia russa in crisi, sono variabili che non dipendono da noi. Ma con i voli dalla Russia che abbiamo confermato, e gli altri dall’Europa (in pratica i collegamenti saranno quelli del 2014) possiamo arrivare a 300mila passeggeri osserva Consalvo Le previsioni iniziali erano di 350mila, ma compagnie e tour operator russi ci confermano che per quest’anno è atteso un calo del 40-50% di passeggeri». Ma questo, avverte Consalvo, non significa che il Fellini’ si accontenterà. «CON AIR Berlin (che già vende i voli per l’estate) e altre compagnie siamo ormai in dirittura d’arrivo. Ci sono i margini per inserire altri voli dall’Europa a luglio e agosto (vedi Lufthansa). La parola d’ordine sarà diversificare, aumentando i voli d’Europa in particolare dal 2016 in poi». Il tutto «senza svenarsi. Siamo una società privata, non ce lo possiamo permettere di pagare contributi alle compagnie per farle volare a Rimini. Gli aeroporti che hanno fatto questa scelta sono in grosse difficoltà o sono falliti». Lo stesso ragionamento vale per i dipendenti: «Ne abbiamo assunti 16, nei giorni in cui ci saranno i voli ne avremo 30 all’assistenza passeggeri e 15 per la sicurezza. I contratti? Per ora sono a tempo determinato, 5 mesi». Né Consalvo né la Fincato commentano l’inchiesta su Aeradria. «Non tocca a noi». Il Resto del Carlino
