Arrestata la presunta talpa dei leak Usa

   Agenti armati dell’Fbi hanno arrestato  Jack Teixeira, il 21enne aviatore della Guardia Nazionale del Massachusetts identificato come la presunta talpa dei documenti top secret Usa, e hanno perquisito la sua abitazione. E nel frattempo un portavoce del Pentagono ha dichiarato che la fuga online dei documenti classificati è stato un atto criminale deliberato.

    La Cnn ha trasmesso le immagini dell’arresto show di Teixeira, che in calzoncini corti e t-shirt verde militare è stato costretto a consegnarsi fuori della sua casa in Massachusetts avanzando all’indietro con la mani sulla nuca, mentre alcuni agenti armati sino ai denti gli puntavano le armi addosso protetti da un blindato. 

   Teixera è un aviere dell’ala dell’intelligence della Massachusetts Air National Guard, come aveva stabilito oggi stesso il New York Times, secondo interviste e documenti esaminati dal quotidiano. Era il leader di un gruppo online sulla piattaforma Discord dove sono stati scaricati i file segreti. Era lui a controllare il server del gruppo, denominato ‘Thug Shaker Central’ e composto da 20-30 persone, prevalentemente uomini e teenager, che condividevano la loro passione per le armi, meme razzisti e videogames. Due dirigenti statunitensi hanno confermato che gli investigatori vogliono parlare con lui della fuga di documenti, ritenendo che potrebbe avere informazioni rilevanti per l’indagine. Gli investigatori federali stanno cercando da giorni la persona che ha fatto trapelare i documenti top secret online ma finora non hanno identificato Teixeira o chiunque altro come sospetto.

   Il quotidiano ha identificato la presunta talpa attraverso il suo profilo sulla piattaforma online Discord, individuando altri dettagli, come l’interno della sua casa d’infanzia – postata sui social in foto di famiglia – che coincidono con quelli ai margini delle foto dei documenti classificati fatti
trapelare. L’aviatore Teixeira è arruolato nel 102moIntelligence Wing della Massachusetts Air National Guard.

   Prima delle rivelazioni del New York Times, il Washington Post aveva informato che sarebbe un giovane con accesso a una base militare la ‘talpa’ che ha rivelato documenti segreti degli Stati Uniti sulla guerra in Ucraina. Il quotidiano della capitale lo descriveva come un giovanissimo membro della chat Discord sulla quale sono stati diffusi i leak americani. L’informatore, appena più grande dei suoi interlocutori, si faceva chiamare ‘Og’ e, secondo la fonte, sarebbe un appassionato di armi. Wp, che pubblica la notizia in esclusiva, afferma di avere svolto “diverse lunghe interviste” con la fonte, che ha meno di 18 anni e ha parlato a condizione di anonimato con il consenso della madre.

   Il giornale rivela inoltre che  i file riferiscono di un’intercettazione dei servizi di intelligence esterna russi, Svr, secondo i quali la Cina aveva approvato la “fornitura di armi” alla Russia nella sua guerra in Ucraina all’inizio di quest’anno, pianificando di mascherare l’equipaggiamento militare come materiale civile. 

   Nella sua inchiesta la testata afferma anche di aver visionato un video in cui Og, si trova in un poligono di tiro, indossa occhiali di sicurezza e paraorecchie e impugna un grosso fucile. Urla alla telecamera una serie di insulti razzisti e antisemiti, poi spara diversi colpi contro un bersaglio. Il giornale scrive di avere anche esaminato circa 300 foto di documenti classificati, la maggior parte dei quali non sono stati resi pubblici. Tra questi alcuni documenti scritti da Og, una registrazione audio del ragazzo che parla ai suoi compagni e copie di chat e fotografie tratte dai post di Og sul gruppo formato sul server Discord. “Lui è in forma. Lui è forte. È armato. È addestrato. Quasi tutto ciò che puoi aspettarti da una sorta di film folle “, ha detto uno dei partecipanti alla chat intervistati da Wp

   La chat a inviti sulla piattaforma Discord, sulla quale sono state rivelate le carte top secret americane – ha raccontato la fonte al Washington Post – si era formata durante la pandemia e raccoglieva una ventina di persone, per lo più adolescenti, in cerca di compagnia nel bel mezzo del lockdown, uniti dal reciproco amore per le pistole, l’equipaggiamento militare in genere e la fede in Dio. Si parlava soprattutto di videogiochi e simili argomenti, e nessuno prestò molta attenzione quando, l’anno scorso, “una persona che si faceva chiamare ‘Og’ ha pubblicato un messaggio in gergo militare pieno di strani acronimi”. “Le parole non erano familiari ai più – riferisce la fonte – e poche persone hanno letto quel lungo post”. Ma il gruppo – scrive Wp – “riveriva Og, il leader più anziano della loro minuscola tribù, che affermava di conoscere segreti che il governo nascondeva alla gente comune”. Il misterioso testimone minorenne dice di avere, invece, letto attentamente il messaggio di Og e “le centinaia di altri che ne sono seguiti regolarmente per mesi” e che “sembravano essere trascrizioni quasi letterali di documenti riservati dell’intelligence che Og indicava di aver portato a casa dopo il suo lavoro in una “base militare”, che il membro della chat non ha voluto identificare. Og raccontava di aver trascorso almeno parte della sua giornata all’interno di una struttura sottoposta a severe misure di sicurezza, dove erano proibiti i cellulari e altri dispositivi elettronici che potevano essere utilizzati per rubare informazioni top secret. Tuttavia sarebbe riuscito ad annotare a mano alcuni dei documenti dattiloscritti, traducendone l’arcano gergo per i suoi interlocutori, spiegando, ad esempio, che “noforn” significava che le informazioni del caso non dovevano essere condivise con cittadini stranieri.

Il racconto della prima fonte della chat Discord è stato corroborato da una seconda, che ha descritto la presunta talpa come un giovane all’apparenza sui 20 anni. Entrambi i membri hanno affermato di conoscere il vero nome di Og e lo Stato in cui vive e lavora, ma hanno rifiutato di condividere queste informazioni con il Washington Post che li ha intervistati, mentre l’Fbi indaga e il Pentagono ha istituito una propria inchiesta interna guidata da un alto funzionario.


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