Arresti inutili al Parco Cervi; per FN “Disegno politico criminale, serve certezza della pena”

L’Italia è davvero uno strano Paese. Si finisce con la casa pignorata se si sbaglia a barrare una casella nella dichiarazione dei redditi, si sconta un anno di carcere per un commento su internet, si viene processati per “stalking” per un invito a cena, si subiscono sequestri e perquisizioni per la lettura di un volantino, si rischia l’ergastolo se hai in casa una bottiglia di vino con il Duce sull’etichetta, vengono comminate sanzioni da migliaia di euro se esponi la merce al mercato mezzo metro oltre il limite della piazzola. Superfluo dirlo, sono ferree regole che valgono solo per gli autoctoni.
Per tutti gli altri, per le “risorse” di boldriniana memoria, per le migliaia di “richiedenti asilo” (un tempo si chiamavano “clandestini”) che imperversano per le strade delle nostre città, le maglie della legge sono molto, molto più larghe. In tale situazione di estremo degrado versa anche la nostra città, come confermato dalle operazioni di polizia tanto ripetute quanto perfettamente inutili (tutti gli arrestati vengono rilasciati e tornano ai loro traffici nel giro di qualche ora).
E non stiamo parlando di qualche irregolarità amministrativa: parliamo di stupri, rapine, traffico di stupefacenti, danneggiamenti, violenza.
Le cronache degli ultimi giorni sullo spaccio al parco Cervi, danno l’ennesima conferma di questo reiterato copione, e sfogliando i giornali ci si imbatte in continuazione in espressioni con cui oramai abbiamo imparato a familiarizzare: “pena sospesa”, “segnalazione ai servizi sociali”, “persona già nota alle forze dell’ordine”, “foglio di via non rispettato”, etc.
Non vogliano credere che tutto ciò avvenga solo a causa del pressapochismo e della dabbenaggine di istituzioni e magistrati: siamo invece convinti che dietro ci sia un preciso disegno politico-criminale, quello volto alla sistematica distruzione della nostra identità, della nostra sicurezza sociale, della nostra possibilità di vivere, come popolo, le nostre città e i nostri spazi.
Un disegno politico-criminale che Forza Nuova combatterà senza tregua, monitorando costantemente il territorio ed in particolare la zona del Parco Cervi, mettendo in luce l’inadeguatezza lavorativa di certi magistrati che operano sul territorio riminese e chiedendo a gran voce efficacia e severità nella repressione dei reati di piccola e media delinquenza, liquidati con pene di fatto inesistenti. Al contrario la severità nella repressione di questi, con condanne immediate dure ed efficaci, si configura come uno dei cardini di una società dove vige una seria osservanza dei doveri.