Arriva la stangata per gli scafisti: via libera del Cdm al decreto immigrazione

Da una parte contrastare l’immigrazione irregolare e mettere il bastone tra le ruote ai trafficanti di esseri umani; dall’altra favorire corridoi umanitari per entrare legalmente in Italia. Sono questi i pilastri del provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri, che si è riunito oggi pomeriggio a Cutro (Crotone) in seguito alla tragedia del naufragio al largo delle coste calabresi. Non si è trattato di un semplice gesto simbolico: l’innalzamento delle pene per gli scafisti testimonia la volontà del governo di scoraggiare le partenze irregolari.

Noi siamo determinati a sconfiggere la tratta degli esseri umani, responsabile di questa tragedia. La nostra risposta a quanto accaduto è una politica di maggiore fermezza sul tema“, ha spiegato Giorgia Meloni. Il presidente del Consiglio, intervenuto in conferenza stampa al termine del Cdm, ha rivendicato la presenza dell’esecutivo a Cutro: “Abbiamo voluto dare un segnale concreto della nostra attenzione. Noi faremo tutto quello che va fatto per fermare questi criminali“.

Pene più alte per i trafficanti

Il punto principale del decreto riguarda il giro di vite ai danni dei trafficanti di esseri umani. Il pugno duro sale di intensità in maniera esponenziale: se il traffico riguarda un gruppo di cinque o più migranti le pene saranno da sei fino a 16 anni; la reclusione da 20 a 30 anni è prevista per chiunque promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato per procurarne illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato se dal fatto deriva – quale conseguenza non voluta – la morte di più persone.

I centri per i migranti

Assume un ruolo importante anche la stretta sulle inadempienze nella gestione dei centri per i migranti, che spesso devono fare i conti con condizioni fatiscenti e strutture malfunzionanti: di fronte a un “grave inadempimento” degli obblighi previsti e qualora l’immediata cessazione dell’esecuzione del contratto possa “compromettere la continuità dei servizi indifferibili per la tutela dei diritti fondamentali“, il prefetto con un proprio decreto nomina uno o più commissari per la straordinaria e temporanea gestione dell’impresa “limitatamente all’esecuzione del contratto di appalto“.

Le procedure per il lavoro

Nella bozza è prevista pure una serie di misure per la semplificazione e l’accelerazione delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro. Inoltre i datori di lavoro che hanno presentato regolare domanda per l’assegnazione di lavoratori agricoli e che non sono risultati assegnatari di tutta o di parte della manodopera oggetto della domanda “possono ottenere l’assegnazione dei lavoratori richiesti con priorità rispetto ai nuovi richiedenti, nei limiti della quota assegnata al settore agricolo“.

Pd e M5S abbandonano la Commissione

Nel pomeriggio il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di abbandonare i lavori della Commissione Affari costituzionali: nonostante le richieste dei gruppi di minoranza di rinviare il passaggio, la maggioranza ha incardinato la proposta di legge della Lega che punta a ripristinare alcune norme sull’immigrazione contenute nei “decreti Salvini“. La discussione sulla pdl del Carroccio si terrà la prossima settimana.


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