‘San Marino non intende essere un covo per gli evasori fiscali italiani. La collaborazione che il nostro Ufficio Centrale di Collegamento (CLO) ha attivato con il II Reparto Relazioni Internazionali del Comando Generale della Guardia di Finanza e che ha portato alla scoperta di un miliardo di evasione, tra redditi non dichiarati e IVA, da gennaio 2010 ad oggi, e’ evidente che sta dando i giusti frutti. E lo dico con estrema soddisfazione”. Questo il commento del Ministro per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio di San Marino, Marco Arzilli, alla notizia sui risultati delle 330 operazioni condotte dalla Guardia di Finanza italiana nel corso del 2010.
”La linea della trasparenza, scelta e intrapresa da questo governo, – dichiara Arzilli – e’ un dato di fatto ed e’ ormai riconosciuta a diversi livelli. Sono sempre piu’ frequenti i casi concreti in cui la collaborazione e lo scambio di informazioni fra San Marino e Italia sono fondamentali per arrivare in modo dinamico ai risultati da entrambe le parti attesi”.
“Siamo pronti far ripartire la collaborazione con Bankitalia. Il memorandum tra le due banche centrali era stato gia’ presentato” ricorda il ministro di San Marino, facendo presente pero’ che “tutto e’ fermo e questo purtroppo non aiuta a normalizzare la situazione”. “San Marino continua la collaborazione ma abbiamo bisogno – insiste – di firmare gli accordi per avere una maggiore possibilta’ di collaborazione. La nostra Banca centrale ha una struttura che sta monitorando ed intervenendo sul sistema per eliminare i fenomeni distorsivi. Anche questo – sottolinea – e’ un cambio non da poco per il nostro Paese”.
“Abbiamo mandato diverse lettere in cui abbiamo dichiarato di essere disponibili a ragionare, a metterci a un tavolo e a confrontare le modalita’. Dunque c’e’ la massima disponibilita’. La nostra economia oggi guarda in maniera diversa e non e’ piu’ un tabu’ per San Marino ragionare sullo scambio di informazioni. C’e’ il modello Ocse che oggi fa legge, vogliamo metterci a un tavolo”. Per quanto riguarda la blacklist, Arzilli evidenzia che si tratta di un “provvedimento unilaterale che mette in diffficolta’ l’economia perche’ fino a ieri avere un rapporto economico con San Marino era assolutamente normale: purtroppo mette in difficolta’ l’economia sana quella che vorremmo tutelare”. “Ci aspettiamo conclude – su questo una risposta che dia chiarezza a chi fa impresa. Purtroppo ora stiamo perdendo pezzi di impresa e lavoratori, e’ a rischio il lavoro di 7mila lavoratori frontalieri che non sanno il perche'”.