Fermo, Ascoli. Si ribalta in A14 dopo la galleria. Esce dall’abitacolo e viene falciato Simone De Stasio, 24 anni, di Corridonia, è morto sul colpo

Polizia stradale in servizio in autostradaDAL MIRACOLO alla tragedia in pochi terribili attimi nel buio dell’A14. Simone De Stasio, napoletano d’origine residente a Corridonia, nel Maceratese, è morto a 24 anni dopo essere uscito vivo dalla sua auto che si era schiantata contro il muretto laterale della carreggiata, per poi ribaltarsi. Ma il giovane, probabilmente in stato confusionale, si è ritrovato in mezzo alla strada ed è stato travolto da una Bmw condotta da un 25enne romeno residente nell’Ascolano, che non ha potuto far niente per evitarlo. Simone aveva trascorso una serata a Corridonia a casa di amici insieme con il cugino Federico. Poi l’aveva riaccompagnato a casa verso le 4, dicendo che sarebbe andato a dormire anche lui. E invece si è infilato nella Ford Focus del padre, ha percorso la superstrada fino a Civitanova, per poi imboccare l’autostrada in direzione sud, diretto chissà dove. Aveva appena superato la galleria che precede di poche centinaia di metri il casello di Porto San Giorgio. Lì, dopo il tunnel, c’è una lunga curva sulla destra. Ed è in quel punto che il giovane ha perso il controllo della macchina: si vede il segno lasciato dalle ruote che si interrompe proprio contro il muretto. Sul posto è giunta una pattuglia della polizia stradale di Porto San Giorgio, chiamata a chiarire i dettagli della tragedia, oltre ai vigili del fuoco di Fermo, e all’ambulanza. Ma i soccorritori del 118 non hanno potuto fare niente, se non constatare la morte del giovane, che la Bmw ha sbalzato a metri di distanza dal punto dell’impatto. TRE ORE DOPO, alle 8, gli agenti della polizia stradale hanno suonato il campanello di casa De Stasio a Corridonia. «Simone ha avuto un brutto incidente ed è in gravi condizioni», hanno detto a mamma Lidia e papà Pasquale, preparandoli al peggio. La tragica verità l’hanno scoperta mezz’ora dopo all’ospedale di Fermo. «Era un ragazzo fantastico», raccontano i familiari. I De Stasio si sono trasferiti a Corridonia nel 1977 e da due anni hanno rilevato la gestione di una tabaccheria. Simone, iscritto alla facoltà di psicologia dell’Università di Napoli, li aveva raggiunti nel 2012. «Adorava la nipote, Valentina, figlia del fratello Francesco», racconta la mamma. Che poi mostra un tatuaggio: «Me lo ha fatto fare lui. Mi disse: Perché non te lo fai come me? Scommetto che hai paura’. E poi un giorno mi sfidò: Vieni, se hai il coraggio di farti il tatuaggio te lo offro io’. E io andai. Ora sarà uno dei ricordi più belli di mio figlio». Il Resto del Carlino