Da possibile mente di un colpo milionario a probabile vittima di un raggiro. Il 30enne Devis Tardini, residente a San Giovanni in Marignano e arrestato nei giorni scorsi per il furto da 5 milioni di euro messo a segno a maggio nel caveau dell’istituto di vigilanza Np Service di Foggia, è stato scarcerato oggi dal Gip.
Tardini, amministratore della Isosoftware Srl con sede a San Marino, era accusato di aver clonato il badge utilizzato per entrare nell’istituto di vigilanza. Già nei giorni scorsi il suo avvocato, Roul Pellegrini del foro foggiano, aveva parlato di un equivoco. Il 30enne infatti sarebbe responsabile solo della clonazione del badge ma non conoscerebbe l’ideatore della rapina.
A provarlo sarebbe il fatto che il 50enne foggiano Olindo Bonalumi, ritenuto la mente del colpo e anche lui in carcere, si sarebbe presentato a Tardini con un falso nome, Marco, anche nella telefonata intercettata nel quale gli detta il codice del badge.
E il Giudice sembra aver creduto a questa versione dei fatti scarcerando il giovane per un difetto nel quadro indiziario. Tardini potrà quindi far ritorno alla sua casa di San Giovanni e al suo lavoro.
Oltre a Bonalumi, resta invece in carcere, Francesco Orlando. I due risiedevano entrambi a Fermo ritenuta la base operativa del colpo. Ancora libero invece l’autore materiale della rapina e, insieme a lui, il bottino.
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