
(ANSA) – NAPOLI, 28 MAR – È accusato di un violentissimo raid
camorristico messo a segni la notte dello scorso 5 marzo, a
Cardito, in provincia di Napoli, l’uomo al quale la Polizia di
Stato ha notificato un decreto di fermo emesso dalla DDA di
Napoli. Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra
Mobile di Napoli (coordinata dal primo dirigente Alfredo
Fabbrocini) e dei commissariati di Afragola e Frattamaggiore,
quella notte a Cardito si sono viste scene da film d’azione: l’indagato, ipotizzano gli inquirenti, avrebbe fatto parte del
commando (composto anche da altre due persone in via di
identificazione) che ha sfondato con un’autovettura rubata il
cancello di un cortile dal quale poi sono stati sparati almeno
22 colpi con un mitra e 5 con una pistola a tamburo contro
un’abitazione con il chiaro intento di uccidere chiunque ci
fosse all’interno. A salvare gli occupanti della casa, tra cui
verosimilmente un suo rivale, sono stati i vetri blindati che
hanno bloccato la traiettoria della maggior parte dei proiettili
esplosi.
La Polizia di Stato e la Procura antimafia partenopea
contestano all’uomo il tentato omicidio, il porto e detenzione
di arma da guerra e di arma comune da sparo e la ricettazione. Tutti i reati sono aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità
di acquisire il controllo e la gestione delle attività illecite
nel territorio di Cardito, in provincia di Napoli. (ANSA).
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