Alla luce dei fatti riportati da alcuni organi di stampa nel corso della settimana e della richiesta di chiarimenti a seguito di alcune interpellanze presentate da una parte di consiglieri dei partiti di opposizione in merito alle problematiche legate alle nuove sale operatorie dell’Ospedale di Stato, si ritiene necessario fare alcune doverose precisazioni.
Considerato che sarà dovere della Segreteria di Stato competente rispondere in modo esaustivo a tutte quelle richieste avanzate con le interpellanze nelle opportune sedi consiliari, tuttavia si ravvisa il dovere istituzionale di tranquillizzare la cittadinanza sulla sicurezza del nuovo blocco operatorio.
L’attuale Segreteria di Stato ha potuto seguire con particolare attenzione, per quanto di propria competenza, solo queste ultime fasi autorizzative al funzionamento delle nuove sale operatorie, in quanto tutte le procedure precedenti, comprese quelle di affidamento dei lavori, risalgono al 2005, quindi a periodi e Governi passati.
L’Authority sanitaria, che opera in piena autonomia nella verifica del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa sull’autorizzazione delle strutture sanitarie, anche in questo caso ha accertato che le sale operatorie rispondessero ai requisiti di legge. In attesa che venga rilasciata l’autorizzazione definitiva dell’intero progetto del blocco operatorio, l’Authority stessa ha provveduto a rilasciare un’autorizzazione provvisoria al funzionamento che garantisce, comunque, l’utilizzo delle sale operatorie in piena sicurezza, sia per i cittadini, sia per gli operatori.
Inoltre, a fronte delle polemiche emerse si vuole rimarcare, invece, come tutto il personale medico e infermieristico si sia adoperato da più di un anno per non far subire ai nostri cittadini il disagio di vedere ritardati gli interventi necessari alla tutela della propria salute o, ancor più, dover fare riferimento a strutture esterne, rivedendo i propri orari di lavoro in funzione di un ottimale utilizzo degli spazi operatori disponibili. Non solo non si sono allungate le liste di attesa per gli interventi, ma si sono potute implementare anche nuove consulenze chirurgiche (Urologia, Chirurgia Senologica…).
La Direzione sanitaria inoltre, ha provveduto, a maggiore sicurezza degli utenti, a implementare un sistema di sorveglianza con particolare attenzione ai reparti chirurgici, per monitorare la possibile insorgenza di eventuali complicanze infettive legate alla coesistenza dei lavori con l’operatività delle sale.
Nonostante la prevedibile difficoltà di un percorso oggettivamente difficile e complesso, tuttavia non si può non rimarcare come, grazie alla collaborazione e alla professionalità dimostrate, siamo riusciti a raggiungere questo primo obiettivo, che non deve essere accolto con spirito polemico, bensì con senso di fiducia nei confronti di tutti coloro che quotidianamente operano, ma in questo caso non solo nelle sale operatorie, per la tutela e la salvaguardia della cittadinanza.
San Marino, 28 ottobre 2010/1710 d.F.R.
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