Via libera a un tavolo di confronto bilaterale con l’Italia sulla questione dei frontalieri, a patto che si siedano a discutere anche le Province interessate, a partire da quella di Rimini. Così l’assessore al Lavoro della Regione Emila-Romagna, Patrizio Bianchi, commenta la proposta lanciata all’Italia da parte del Partito democratico cristiano sammarinese per intavolare una trattativa ad hoc in merito alla questione dei lavoratori che ogni giorno si recano sul Titano, scorporata dalla vertenza sull’accordo contro le doppie imposizioni.
“Per noi il tema ha una grandissima importanza e va affrontato in sede tecnica e politica, con la partecipazione della Provincia di Rimini e delle autorità sammarinesi”. Occorre dunque ragionare assieme agli enti locali coinvolti e negli ambiti dei rispettivi poteri, aggiunge Bianchi, sottolineando come sulla tematica l’attenzione “c’è tutta, come sempre c’è stata. Ci siamo e siamo bene presenti”.
FRONTALIERI, PROVINCIA FORLI’: OK A TAVOLO, MA NON DI CHIACCHIERE
FORLI’ – “Per quello che riguarda le nostre competenze, accogliamo con favore l’idea di un tavolo di confronto ad hoc e siamo disponibili a parteciparvi. Ma prenderemo parte solo a un tavolo dove si affrontino temi concreti, perché mi pare che di chiacchiere su questo tema ne siano già state fatte abbastanza”. Così Denis Merloni, assessore al Lavoro della Provincia di Forlì-Cesena, commenta la richiesta all’Italia di Marco Gatti, segretario del Partito democratico cristiano sammarinese, di aprire un tavolo bilaterale sul frontalierato contro le doppie imposizioni fiscali a carico dei lavoratori. Tenendo conto delle recenti richieste inoltrate dai parlamentari romagnoli e marchigiani del Pd nei confronti del ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, Gatti vuole che i Governi dei due Paesi superino le difficoltà di dialogo per affrontare e risolvere quella che a suo dire è ormai una “vera e propria emergenza”.
Merloni il tema frontalieri lo ha ben presente: come segretario regionale della Uil, fino al 2009, se ne è occupato personalmente più volte d’intesa con i propri colleghi nel Titano. “Avevamo studiato la vicenda attraverso accordi di carattere generale. Da San Marino erano state poste le questioni del segreto bancario e del trattamento dei dati sensibili. I rapporti con la Repubblica- osserva Merloni- sono sempre delicati, la questione è in pieno svolgimento. Noi possiamo dare un contributo su tre aspetti: formazione professionale, incrocio di domanda e offerta di lavoro, tematiche del mercato del lavoro in generale”. Ci sarebbe già un testo pronto sulle problematiche fiscali, fanno sapere da San Marino: “Mi auguro che sia così- commenta l’assessore della Provincia di Forlì-Cesena- noi al momento non abbiamo novità e nessun incontro fissato in agenda, nel caso siamo più che disponibili. Con una precisazione: bisogna partecipare- scandisce Merloni- a tavoli utili, non a tavoli dove, come già accaduto, più che altro si chiacchiera o si gira a vuoto”.
FRONTALIERI, PROVINCIA RIMINI: TAVOLO? SI ACCORDINO I GOVERNI
RIMINI – “Noi siamo disponibili a partecipare a tutti i tavoli, ma qui si devono mettere d’accordo i due Governi. Noi quello che potevamo fare l’abbiamo fatto, non vedo come saremmo utili a questo nuovo tavolo. Ora serve una legge ordinaria”. Così Meris Soldati, assessore al Lavoro della Provincia di Rimini, commenta la recente richiesta all’Italia di Marco Gatti, segretario del Partito democratico cristiano sammarinese, di aprire un tavolo bilaterale ad hoc sul frontalierato in merito alle doppie imposizioni fiscali a carico dei lavoratori. Soldati, già segretario provinciale della Cgil riminese, ricorda di aver incontrato come Provincia tutte le organizzazioni sindacali, in Italia e a San Marino, per approfondire la questione.
Sulla tassazione di migliaia di lavoratori che tutti i giorni oltrepassano il confine per timbrare il cartellino sul Titano, fra l’altro, anche negli ultimi tempi la Provincia riminese si era detta “molto preoccupata”. Su questo come sulla questione della franchigia, a questo punto, per Soldati “non basta più affrontare i problemi anno per anno: quello che servirebbe è una legge ordinaria su tutte le questioni fiscali, la precarietà anche su questo aspetto non aiuta”.
E se il clima si fa più pesante, con uno sciopero dei frontalieri a fine mese e con le sempre più numerose difficoltà delle imprese del Titano nell’interscambio con l’Italia, l’assessore provinciale riminese non vede alternative: “La palla è in mano ai due Stati, decidano loro”.
Fonte: Dire.it