In merito all’articolo apparso sull’informazione del 14 novembre sottolineo quanto segue:
• sulla ricusazione il giornale Repubblica.sm in data 8 novembre già riportava la notizia del mio rinvio a giudizio e dava ampio e approfondito conto della sentenza del Giudice Esposito che, pur respingendo la ricusazione, ordinava l’invio della sentenza al Magistrato dirigente per le valutazioni e le eventuali determinazioni al fine di ovviare, in futuro, a situazioni palesemente non allineate alle norme internazionali. Tale sentenza verrà impugnata in tutte le sedi competenti anche internazionali;
• la circostanza che, a fronte dell’auspicio dei vertici di BCSM e dei suoi consulenti di trovare quanti più elementi a rilevanza penale per giustificare ex post le procedure di rigore poste in essere (sospensione C.d.A, Amministrazione Straordinaria e L.c.a.), siano emerse solo queste emergenze, su migliaia di clienti e centinaia di milioni di euro affidati negli anni, è già di per se illuminante. In ogni caso, trattandosi di atti a rilevanza penale, ancora formalmente passibili al segreto istruttorio, non mi è possibile sviscerare compiutamente l’argomento ma posso sin da subito precisare come le garanzie richieste fossero pienamente capienti;
• il tempo sarà galantuomo e sarà mio compito nelle sedi preposte, avendo piena fiducia nella Magistratura, chiarire la corretta operatività della Banca che ha avuto sempre l’obiettivo di sostenere l’economia reale di questo Paese. Anche e soprattutto nei casi citati e pubblicati sul giornale l’Informazione.
Stefano Ercolani ex Presidente di Asset Banca
