Apprendiamo da comunicati stampa dell’ISS e da notizie di stampa alcune statistiche relative ai numeri delle infezioni Covid a San Marino al 30 novembre.
Per la prima volta, dopo mesi di richieste disattese, ci viene fornita una suddivisione tra infezioni avvenute tra persone non vaccinate, persone vaccinate con Sputnik V e persone vaccinate con Pfizer.
Questo dato così suddiviso è importantissimo non solo per analizzare la validità della vaccinazione a San Marino nel combattere la malattia e la trasmissione del contagio ma anche perché questa valutazione dovrebbe rappresentare la base per ogni futura decisione politica al netto delle pressioni che possano arrivare dalla vicina Italia.
Purtroppo, la chiarezza non è mai stata una prerogativa dell’ISS e della Segreteria visto che si sono sempre negati ai confronti pubblici e sono sempre stati negati dati estremamente indicativi come quelli citati ma anche come l’indicazione di patologie pregresse nelle persone ospedalizzate e decedute.
Sappiamo che a San Marino la strada per diventare un paese “normale” è lunga e tortuosa, forse la trasmissione di San Marino RTV l’ISS RISPONDE, andata in onda giovedì scorso, ne è solamente l’esempio più lampante. Non un dato portato, non una ricerca, solo impressioni personali, sentiti dire, tanti forse, probabilmente, può darsi.
Questo, dicevamo, è solo l’esempio più evidente perché basta pensare al fatto che a San Marino non esiste una vera e propria farmacovigilanza e vaccinovigilanza, non abbiamo mai visto un foglio illustrativo di Sputnik V, le segnalazioni di effetti avversi ai vaccini sono state fatte con semplice mail, la quale ovviamente non fornisce nessuna garanzia di ricezione, non esiste una legge sull’indennizzo dei danni da vaccino, cosa che esiste in Italia dal 1992, non abbiamo analizzato le cartelle cliniche dei deceduti per capire se riportavano una, due o più patologie pregresse, non sappiamo cosa è avvenuto nelle terapie intensive, quali protocolli sono stati usati, ci siamo accontentati degli striscioni sulle ringhiere con scritto #andràtuttobene.
Ci abbiamo messo un anno, anno nel quale abbiamo contato ricoveri e deceduti, a sostituire la tachipirina e la vigile attesa con il Brufen e qualche vitamina. Un anno nel quale alla direzione ISS ed alla Segreteria sono state mostrate e spiegate, dopo incontri specifici con medici e professori universitari, già validi collaboratori della nostra sanità, terapie precoci già conosciute durante l’epidemia di Sars 1 che hanno fornito risultati sorprendenti in studi effettuati a livello nazionale e nel circondario.
SALUTE ATTIVA