
La bandiera dell’Ucraina fuori dalla sede a Zingonia con la scritta “No war” e il numero 18 di Ruslan Malinovskyi, tra i ringraziamenti via social della moglie Roksana, impegnata nel crowdfunding pro esercito del suo Paese, e Gssperini che esonera la sua Atalanta dal ritiro prepartita.
Il ritorno a casa dei giocatori e la solidarietà dei tifosi e di tutti i bergamaschi alla causa di un’intera nazione, insieme alla presenza del vice Gritti in panchina per la squalifica dell’allenatore piemontese, sono le sole certezze verso il Monday Night con la Sampdoria, tappa fondamentale per non perdere il contatto dal quarto posto che significherebbe qualificazione Champions senza l’incombenza di dover vincere l’Europa League.
Perché all’ennesimo prepartita senza stampa e tv fa seguito la mancata comunicazione dei convocati, proprio al secondo giorno consecutivo di rientro nel gruppo, sebbene parziale, dei lungodegenti escluso Zapata: Palomino, Miranchuk e Muriel, sospesi tra campo e tribuna dopo l’inizio dell’anno nuovo falcidiato dall’infermeria e da 14 positività al Covid-19. Detto che i 6 punti di distacco dalla Juventus si azzererebbero virtualmente con la quarta vittoria casalinga in campionato, dovendo i nerazzurri recuperare col Torino, i possibili ritorni a referto degli assenti avrebbero il potere di regalare alternative all’attacco, dove l’ucraino è favorito in coppia con Boga, e sollievo alla difesa, dove a fronte delle assenze di Demiral e Djimsiti, fermati dal giudice sportivo, ci sarebbero soltanto Toloi e Scalvini.
Scongiurato, in quel caso, anche l’arretramento di De Roon da un centrocampo che comunque respira abbondanza (Freuler, Koopmeiners, Pessina e Pasalic, 3 su 4 impiegabili sulla trequarti) come il pacchetto esterni, con Pezzella e Zappacosta a scalpitare per rimpiazzare il duo di Europa League al Pireo Hateboer-Maehle. Infine, la cabala. Il secondo di Gasperini, alla ventitreesima sostituzione del suo sanzionatissimo mentore di cui 12 dall’inizio (5 vinte, altrettanti pari e una persa; a partita in corso fanno rispettivamente 8, 1 e 2), ha nel curriculum atalantino un incoraggiante 4 su 4 contro i blucerchiati. L’ultima volta nel 3-1 a Marassi dello scorso 27 ottobre, contro l’allora tecnico D’Aversa. In precedenza, il 2-0 del 28 febbraio 2021 e il 2-1 del 10 marzo 2019 da subentrato nella ripresa, preceduti dall’1-0 a Bergamo del 22 gennaio 2017.
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