Atletica: 10 km marcia a Madrid, vince Francesco Fortunato

(ANSA) – MADRID, 30 APR – Bella giornata per la marcia
azzurra a Madrid nella 10 chilometri su strada. A trionfare è
Francesco Fortunato che conquista il successo in 38:56 con il
record personale migliorato di dieci secondi. Quinto l’anno
scorso nella capitale spagnola oltre che nella 20 km agli
Europei, il portacolori delle Fiamme Gialle attacca negli ultimi
due chilometri per cogliere una vittoria di prestigio e si
conferma particolarmente a suo agio in questa distanza che l’ha
visto quattro volte campione italiano.
    Sorride anche il campione olimpico della 20 km Massimo Stano
(Fiamme Oro), quarto all’esordio stagionale con il suo primato
di 39:06 dopo aver marciato nel gruppo di testa. Un segnale
promettente in vista dei prossimi impegni nella 20 chilometri
per l’olimpionico, padrone nella scorsa estate anche sulla 35 km
dei Mondiali. Dopo il traguardo Stano si inginocchia di fronte
al vincitore per celebrarlo e allora Fortunato risponde con
l’inchino giapponese, come aveva fatto l’olimpionico in
occasione dell’impresa di Sapporo, prima dell’abbraccio tra i
due amici.
    Sul podio salgono anche il brasiliano Caio Bonfim (39:03) e
l’ecuadoriano David Hurtado (39:06).
    Al femminile la nota lieta è per il ritorno di Antonella
Palmisano (Fiamme Gialle), finalmente di nuovo in gara a quasi
21 mesi dall’oro ai Giochi di Tokyo. La regina a cinque cerchi
si piazza 13/a in 45:05 preceduta dall’altra azzurra Valentina
Trapletti (Esercito), decima in 44:53, mentre il successo va
alla cinese Yang Jiayu (43:20), primatista mondiale della 20 km
e dominatrice di questa gara, davanti alla connazionale Wu
Quanming (43:33) e alla messicana Alegna Gonzalez (43:35).
    “All’arrivo ho provato un senso di liberazione – dice nel
dopogara Palmisano -. Non ho avvertito fastidi fisici e quindi
non mi sono neppure servite le soluzioni a cui avevo pensato per
gestirli. Posso essere contenta, malgrado la posizione in
classifica non sia certo quella a cui ero abituata, ma per ora
devo saperla accettare, mi sarà da stimolo per le prossime gare.
    Credo di valere già un crono migliore su un tracciato
pianeggiante, diverso da questo che ho trovato anche più duro di
quanto pensassi: un conto è ascoltarlo da chi lo dice, un altro
è farlo…”. (ANSA).
   


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