Atletica, doping: chiesta la squalifica per 26 azzurri. Tanti i nomi illustri

atleticaSqualificare per due anni 26 atleti azzurri. Sono in corso i deferimenti, con richiesta, da parte della Procura Antidoping della Nado-Italia, delle sanzioni in applicazione dell’articolo 2.3 delle norme sportive antidoping (“elusione, rifiuto e omissione di  sottoporsi ai prelievi dei campioni biologici”). I provvedimenti sono stati decisi in seguito agli sviluppi dell’indagine ‘Olimpia’ condotta dai Nas-Ros dei carabinieri di Trento, su mandato della procura di Bolzano, e agli accertamenti della stessa Procura Antidoping. Chiesta, invece, l’archiviazione per “mancata reperibilità” ai controlli per 39 dei 65 tesserati Fidal che comparivano nell’indagine: tra questi Schwazer e la Grenot. Tra i 26 atleti diversi nomi di spicco dell’atletica leggera ai quali è stata richiesta l’irrogazione della sanzione di due anni di squalifica, come Fabrizio Donato, Matteo Galvan, DanieleGreco, Giuseppe Gibilisco, Andrew Howe, Andrea Lalli, Daniele Meucci, Christian Obrist, Ruggero Pertile, Gianluca Tamberi, Fabrizio Schembri e Silvia Weissteiner.

INDAGINE NATA DAL CASO SCHWAZER – L’indagine ‘Olimpia’ ha preso il via  in seguito alla positività del marciatore Alex Schwazer, riscontrata nel luglio 2012, che ha poi portato alla sua squalifica complessiva per doping di tre anni e nove mesi. Poi, dal luglio 2014, tutti i fascicoli sono passati alla Procura antidoping guidata da Tammaro Maiello che ha quindi svolto propri accertamenti sulle numerosissime e-mail (oltre un milione) e il resto della documentazione e tenuto gli interrogatori degli azzurri (audizioni iniziate nel gennaio 2015), coinvolgendo l’intero staff dell’Ufficio, dal viceprocuratore Mario Vigna ai procuratori Cicconetti, Ferrante, Filocamo, Fiorentino, Langarola e Lano. Ora le due sezione del Tribunale nazionale antidoping dovranno valutare le varie posizioni, probabilmente in un maxi-processo che dovrebbe andare in scena al Foro Italico.

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