Atletica: La Torre, Tamberi e Jacobs possono ripetersi a Parigi

(ANSA) – ROMA, 17 NOV – “Nel 2021 ci siamo fatti notare.
    Tokyo è stato lo splendido culmine di una stagione di grande
continuità. All’estero guardano con curiosità al nostro
movimento, lo hanno soprannominato ‘The Italian Job'”. Così il
direttore tecnico della Federazione italiana di atletica leggera
(Fidal), Antonio La Torre, che ad Atletica Tv parla del presente
e dei tre anni di lavoro che portano alle Olimpiadi 2024, “il
punto d’arrivo. Chi mi vieta di pensare che Tamberi e Jacobs
possano ripetersi? Dobbiamo metterci subito al lavoro e avere la
capacità di portare tutti a Parigi nelle migliori condizioni”.
    Nel percorso, gli appuntamenti a breve termine sono tanti e
tutti importanti, “dai prossimi Europei di cross di Dublino, i
Mondiali indoor di Belgrado sino a quelli all’aperto di Eugene
(Usa) e gli Europei di Monaco, senza dimenticare la coppa del
mondo di marcia – sottolinea La Torre -. In Irlanda, Crippa può
diventare un trascinatore. E nel futuro immediato sentiremo
molto parlare di Nadia Battocletti. Ricordo bene quando a Tokyo
ha fatto un pezzo di giro d’onore insieme a Sifan Hassan”. Il
tecnico si aspetta continuità da Eyob Faniel dopo “lo splendido
terzo posto alla maratona di New York” mentre è convinto che gli olimpionici della marcia Palmisano e Stano “dopo i giusti
festeggiamenti, saranno al massimo della condizione a Eugene e a
Monaco”. Le tante ‘stelle’ in squadra non creano problemi di
gestione perchè, a giudizio di La Torre – lo spirito di
emulazione è un’ispirazione potente. I nostri atleti vengono
riconosciuti per strada e stanno ispirando una generazione. I
campi di atletica sono affollati, il nostro dovere è non
disperdere questo patrimonio”. (ANSA).
   


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