Non ne è rimasto neanche uno. Tutti gli azzurri impegnati questa mattina nella sessione mattutina di gare dei Mondiali all’interno dello stadio di Pechino sono stati eliminati. Out Chiara Rosa nel getto del peso (quattordicesima con 17,54), Marco Lingua nel lancio del martello (diciannovesimo con 72,85), Jamel Chatbi nei 3000 siepi (nono in 8:47.30, 23esimo tempo finale), Margherita Magnani nei 1500 metri (4:09.06, primo tempo delle escluse) e Giordano Benedetti negli 800 metri (1:48.15, ma con un contatto sospetto nel finale di gara e relativo danneggiamento per il trentino). è un rovescio piuttosto significativo, che rende leggermente amaro il bell’inizio di Mondiale firmato dai maratoneti. Nel pomeriggio cinese (l’ora di pranzo in Italia), in campo anche Simona La Mantia (qualificazioni del triplo, ore 13:10 italiane), e Jacques Riparelli (batterie dei 100m, 13:20).
RABBIA BENEDETTI – Resta l’amaro in bocca soprattutto negli 800 uomini dove, complice un contatto all’inizio della retta conclusiva con lo slovacco Repcik, dopo una corsa tutta di testa (54.14 ai 400m), Giordano Benedetti finisce fuori dai primi tre, la quota dei promossi per via diretta, dovendo quindi riporre le proprie speranze nel recupero dei migliori tempi. I primi due posti vanno all’etiope Aman (1:47.87) e al francese Bosse (1:47.89), mentre nei metri finali, a modificare i progetti di Benedetti, arriva lo statunitense Murphy (1:48.08), che lascia l’azzurro a sette centesimi di distanza (1:48.15). I sogni di qualificazione sfumano presto, visto che nelle batterie successive si viaggia su altri ritmi. Il migliore del round è il keniano Rotich, con 1:45.83, mentre l’ultimo tempo di passaggio è l’1:47:03 dell’etiope Umar. “Mi sono ritrovato davanti a condurre le danze – ha spiegato l’azzurro -. La decisione non mi è mancata, ma quello che avete visto negli ultimi 30 metri non è il mio finale. All’uscita dell’ultima curva – analizza il mezzofondista delle Fiamme Gialle – ho rimediato un paio di sportellate e in dirittura di arrivo ero un po’ disorientato e con meno energie a livello nervoso. Uscire così in batteria è immeritevole per la stagione che ho fatto, ma siamo ai Mondiali e con 1:48 non si va da nessuna parte”.