
(ANSA) – ROMA, 01 APR – Dopo due anni di assenza causa
pandemia, ritorna Vivicittà, e si corre, questa volta più che
mai, per la pace. La manifestazione, organizzata dalla Uisp e
arrivata alla 37/a edizione, è in programma domenica prossima e
come da tradizione si svolge in contemporanea in 30 città
italiane e non solo. Si correrà infatti anche a Suceava, città
romena al confine con l’Ucraina, dove si trova uno dei più
grandi centri di accoglienza per i profughi della guerra in
corso. La pace sarà infatti il motivo conduttore dell’evento,
che prenderà il via alle 9.30 su tutti i tracciati, ciascuno
lungo 10 km (sono previste anche camminate ludico-motorie aperte
a tutti). Il segnale di partenza verrà dato da Radio 1 Rai, e al
termine ci sarà una classifica unica compensata. La Uisp,
intanto, stasera parte per Suceava per portare aiuti alle
persone colpite dal conflitto.
“Conosco perfettamente Vivicittà, ha una grande tradizione di
valori. Tanti atleti importanti e amatori hanno dato
testimonianza della competizione, che penso sia la più diffusa
sul territorio nazionale. Complimenti alla Uisp” il messaggio
del presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Sono passati 36 anni
dal mio primo Vivicittà – le parole del numero uno della Fidal,
Stefano Mei – è un evento che ha anticipato il grande impatto
delle corse su strada”. Il sottosegretario con delega allo sport
Valentina Vezzali afferma che la corsa quest’anno assume “un
valore ancora più grande, in quanto chiama tutti a essere
solidali”. Silvia Salis, vicepresidente vicario del Coni,
ricorda quando da bambina partecipava al Vivicittà a Genova: “Il
ruolo sociale svolto dalla corsa in questi anni è incredibile,
ha avvicinato all’atletica tantissime persone”. Il presidente di
Sport e Salute, Vito Cozzoli, conclude così: “Tornando a correre
si promuove un messaggio di fiducia nel futuro. Si riparte senza
lasciare indietro nessuno. La ‘corsa più grande del mondo’ è un
titolo che rende merito a Vivicittà”. (ANSA).
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