Certe volte sarebbe consigliabile – anche per la politica sammarinese – rimanere in silenzio e riflettere piuttosto che “esternare” (costi quel che costi) quando sono in gioco valori e simboli che hanno un peso talmente dirompente e che, per la loro natura e la loro storia, superano di gran lunga lo scontro politico interno.
Sinistra Unita piuttosto che esaltarsi – a seguito della sentenza emessa dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che sancisce che “l’esposizione dei crocifissi nelle scuole limita il diritto dei genitori di educare i loro figli in conformità alla proprie convinzioni” – ha perso invece un’occasione per riflettere.
La scelta della Corte Europea di bocciare la presenza del crocifisso nelle scuole non solo è inquietante, ma è purtroppo il frutto della mancanza del riconoscimento – avvenuto qualche anno fa – delle radici cristiane dell’Europa nella sua stessa Costituzione.
Suggeriamo a Sinistra Unita tre motivi di riflessione per cui sarebbe – in questo particolarissimo caso – valsa la pena di stare in silenzio.
Primo: nessuno crocifisso esposto nelle scuole ha mai pregiudicato la possibilità di crescere, fare crescere e fare scelte nella piena libertà.
Secondo: Il crocifisso non è un’ ostentazione religiosa, ma l’espressione di una identità di un popolo.
Terzo: quel simbolo, ed è bene ricordarlo, è patrimonio civile anche della comunità sammarinese perché segno dell’identità cristiana della Repubblica di San Marino e anche dell’Europa.
Si tratta di tre semplici motivi che crediamo non abbiano mai messo in discussione né tantomeno bloccato, all’interno del nostro Stato, la riflessione sul significato di “rispetto” e di “uguaglianza”.
comunicato stampa